Ottanta studenti astigiani aderiscono al concorso regionale sulla storia del Novecento

Un'ottantina di studenti astigiani (istituti superiori e enti di formazione professionale) partecipano al concorso di storia contemporanea promosso da Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato regionale Resistenza e Costituzione, Ministero dell’Istruzione.

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Nell’Astigiano l’Israt promuove incontri di approfondimento sui tre temi indicati: razzismo e violenza del colonialismo fascista; i nuovi assetti europei del XX secolo; lavoro, ambiente, sicurezza dal dopoguerra a oggi. Gli studenti, affiancati da un insegnante, dovranno lavorare in gruppo (massimo cinque alunni) su uno dei tre argomenti e far pervenire gli elaborati entro il 9 febbraio. I vincitori parteciperanno, entro la fine dell’anno scolastico, a uno dei seguenti viaggi studio ai luoghi della memoria: Austria (visita ai campi di Mauthausen e Gusen); Polonia (campi di Auschwitz – Birkenau); Trieste (Risiera di San Sabba e Foiba di Basovizza).

Nell’Astigiano la partecipazione al concorso sulla storia del Novecento, che ha il patrocinio  dell’Ufficio scolastico provinciale, appare particolarmente significativa: “Nonostante la nostra provincia abbia meno scuole superiori di tutte le altre piemontesi – indicano all’Israt – registriamo, in proporzione, una delle adesioni più alte a livello regionale”.
Mercoledì 30 novembre si terrà nella Sala Conferenze di Palazzo Mazzetti il primo dei tre incontri di approfondimento rivolti a studenti e insegnanti e validi, anche quest’anno, ai fini dei crediti formativi, dell’aggiornamento e formazione. Come già nelle passate edizioni, l’ingresso sarà libero per tutti i cittadini interessati.

Alle 17 Gabriele Proglio, docente di storia del Mediterraneo e storia del mondo arabo all’Università di Tunisi, tratterà l’argomento “Il colonialismo fascista: storia e memoria delle violenze italiane in Africa”. Il relatore è ricercatore all’European University Institute di Firenze e si occupa, in particolare, di memoria nel contesto postcoloniale europeo, storia dei confini e dei rapporti culturali tra le due sponde del bacino mediterraneo, studio di prodotti culturali di massa (cinema, giornali, letteratura, ecc.) dal punto degli stereotipi sulla razza, sul genere e sul colore.

Tra le sue pubblicazioni “Memorie oltre confine, la letteratura postcoloniale in prospettiva storica” (2012), “Subalternità italiane” (2014), i tre volumi sugli “Orientalismi italiani” (2011-2013). Il secondo appuntamento gestito dall’Israt si terrà, sempre a Palazzo Mazzetti, il 14 dicembre. Il tema “Diritto al lavoro e diritto alla salute: lavoro, ambiente, sicurezza dal dopoguerra ad oggi” sarà sviluppato da Pietro Musso, in forza al Servizio prevenzione e protezione dell’Asl AT. Ultimo incontro il 21 dicembre con Mario Renosio e Nicoletta Fasano, rispettivamente direttore e ricercatrice dell’Israt, che parleranno di “Confini, identità, popolazioni: i nuovi assetti europei del XX secolo”.

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