Grande interesse ad Asti per Tela Libera Tutte

Nella giornata del 25 novembre, anche ad Asti si sono svolti diversi eventi per riflettere sulla condizione della donna, la violenza e il femminicidio, nell'ambito dell'iniziativa "Tela libera
tutte", fortemente voluta ed organizzata dalla Consigliera di parità della Provincia di Asti, Chiara Cerrato.

Più volte, nel corso dei convegni organizzati al mattino per le scuole e al pomeriggio per la cittadinanza, è stato sottolineato come la violenza dalle donne sia declinata in maniera diversa: non
solo quella fisica e quella psicologica lasciano il segno, ma anche quella culturale di cui è caratterizzata la nostra società, in cui lo sfruttamento dell’immagine femminile e la pretesa che la
donna sia sempre bella e disponibile sono all’ordine del giorno.

Durante la mattinata, gli studenti delle scuole superiori astigiane, che hanno gremito il salone consiliare della Provincia, nonostante i problemi legati all’ondata di piena del Tanaro, hanno
partecipato al momento di riflessione intitolato “Se lo sono cercato”, con riflessioni di Daniela Timon, medico ginecologo, Patrizia Garofano, psicologa, Monica Parola, Associazione “Se non ora
quando” e Maria Bagnadentro, avvocato. L’incontro è stato seguito, in piazza San Secondo, dal coinvolgente Flash Mob organizzato dalle studentesse dell’Ipsia Castigliano (per vedere la fotogallery clicca QUI).

Il pomeriggio è invece iniziato con la proiezione di un video realizzato da un gruppo di studenti del corso di laurea astigiano in Servizio Sociale, che hanno proposto un’inversione di genere, con
l’uomo al centro di una situazione lavorativa e familiare che, nella vita quotidiana, tocca costantemente alla figura femminile: un modo particolare per soffermarsi a pensare come sia strano, per tutti, anche per le donne, ipotizzare che ci possa essere una realtà capovolta rispetto agli standard della nostra società.

Gli interventi degli ospiti Roberto Amerio, giudice della Sezione Penale del Tribunale di Asti, Cristina Gai, assistente sociale del Comune di Asti con “Gli aspetti socio-relazionali della violenza”; Elisa Bertolotti, psicoterapeuta e presidente ACTA (Associazione per la Tutela e la Cura dell’Adolescenza) con “Il dolore della violenza subita: il prima e il dopo”, hanno permesso di addentrarsi nelle complesse dinamiche che ruotano intorno a situazioni di violenze domestiche, maltrattementi fisici e psicologici, stalking, fino al femminicidio. In particolare, Amerio ha anche fatto fare un salto nel passato, sottolineando, tra le altre cose, che solo nel 1981 fu cancellata dal Codice Penale italiano l’attenuante del delitto d’onore, che in qualche modo “giustificava” il femminicidio, prevedendo uno sconto di pena per l’assassino.

Nel momento conclusivo della giornata, è stato presentato “Favole senza lupo”, libro per bambini scritto da Chiara Cerrato negli anni di insegnamento quale docente di scuola primaria, con
illustrazioni del pittore e scenografo astigiano Ottavio Coffano. Il libro sarà venduto a partire da un’offerta minima di 9 euro e destinato al recupero di Cascina Graziella, bene confiscato alla
mafia a Moncalvo e gestito dall’Associazione Libera. Il 25 novembre è acquistabile nelle librerie Goggia, Il Pellicano, Mondadori Point al Centro Commerciale Il Borgo e presso la casa editrice Team
Service.

Il progetto “Tela libera Tutte” è stato realizzato grazie alla sinergia tra diversi enti, patrocinato dalla Commissione Regionale Pari Opportunità Regione Piemonte, Provincia, Comune, Ufficio
Scolastico Provinciale di Asti, Uni Astiss. Ha visto inoltre la collaborazione di Soroptimist, Rotary, le associazioni Libera e Rinascita, Centro Italiano Femminile, Istituto Castigliano e
CreATive.

s.c.