Enrico Cavallero: “Strisce pedonali queste sconosciute…”

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Enrico Cavallero su un tema di strettissima attualità come purtroppo dimostrano i recenti fatti di cronaca astigiani.

“Quando si parla di sicurezza delle nostre città e delle nostre strade occorre evidenziare l’importanza che assumono gli attraversamenti pedonali. Spesso vengono realizzati con improvvisazione enon tenendo conto di criteri e regolamenti ben definiti. Gli art. 190, 191, 145 del C.d.S., disciplinano le norme per la circolazione dei pedoni, stabilendo i doveri egli obblighi a cui si devono attenere quando utilizzano gli attraversamenti pedonali e il comportamento che devono adottare gli automobilisti in presenza dei pedoni.

Alla pubblica amministrazione spetta il compito di realizzarli, assicurarsi che le predette norme venganorispettate e quando serve intervenire anche con specifiche campagne di sensibilizzazione. Spesso queste competenze vengono disattese e gli attraversamenti pedonali seppur necessari non vengono realizzati e quelli esistenti, risultano poco efficienti per gli utenti. Alcuni sono addirittura fuori legge in ottemperanza all’art. 40 Cds che stabilisce che le strisce devono essere realizzate esclusivamente di colore bianco, non è prevista nessuna altra colorazione.

Questa è solo una delle tante apatie che interessano le amministrazioni. Per rendersene conto è sufficiente fare un giro per la città e sulle nostre strade. Si guardi la distanza che si dovrebbe mantenere dagli incroci, almeno 5 metri, quando questo non è possibile si dovrebbero incanalare i pedoni verso l’attraversamento pedonale, mediante opportuni sistemi di protezione. Gli stessi che di norma vengono utilizzati davanti ai negozi perevitare le soste dei veicoli. Protezioni che sarebbero anche utilissime per preservare le soste anche sugli attraversamenti pedonali.

Non di rado sono assenti i cartelli indicatori e quando presenti, mancano di manutenzione, sono insufficienti, obsoleti, mal posizionati e per questo poco visibili. Situazione che peggiora nelle ore notturne quando non è difficile imbattersi in attraversamenti sprovvisti di una qualsiasi illuminazione con le strisce da tempo sbiadite.

La situazione che emerge è grave, ancora una volta bisogna prendere atto della scarsa attenzione prestata per le tematiche viarie che non possono essere trascurate o affrontate con superficialità. Anche perché non sempre servono nuove opere, ma basterebbe mantenere efficienti quelle esistenti con una adeguata cura. In gioco c’è la sicurezza degli utenti delle nostre strade compresi i pedoni raffigurati fra i soggetti più deboli, quali bambini e anziani.”

Enrico Alessandro Cavallero – Costigliole