Asti tra le nove città del Piemonte che riceveranno fondi alle imprese

Una buona notizia per l’economia astigiana. Asti è stata inserita nell’elenco delle nove città del Piemonte che potranno accedere ai finanziamenti che lo Stato sta per erogare, alle aziende dei territori industriali in difficoltà.

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Attesi tra i quindici e i venti milioni di euro.
La cifra destinata alle imprese dei nove territori piemontesi individuati dalla Regione è molto grande, perché si attesterà tra i 15 e i 20 milioni di euro. Insieme ad Asti sono stati individuati i territori di Vercelli, Acqui Terme, Biella, Casale, Cossato, Omegna, Rivarolo, Valenza.
 
Gli investimenti finanziati.
Il bando del Ministero non è ancora stato pubblicato, ma sono note le linee guida. Le aziende più grandi potranno ottenere fondi per finanziare progetti di ricerca e innovazione. Per le piccole e medie imprese le possibilità sono ancora maggiori, perché potrà essere finanziato ogni progetto di miglioramento del ciclo produttivo. Per tutte le aziende saranno finanziati gli interventi di efficientamento energetico.
 
Soddisfazione del Comune.
“Ho immediatamente telefonato all’assessore regionale Desantis per esprimere l’apprezzamento e la gratitudine per questa opportunità offerta alle nostre imprese” dichiara il sindaco Fabrizio Brignolo. “All’inizio degli anni 2000, nonostante vi fossero già tutti i sintomi della crisi industriale, Asti era stata esclusa, per la scarsa attenzione delle nostre istituzioni, dalle aree del cosiddetto ‘obiettivo 2’, che aveva garantito alle imprese dei territori a noi vicini molte agevolazioni e ci aveva relegato in una posizione di subalternità” aggiunge Brignolo. Questa volta le esigenze del nostro territorio sono state adeguatamente prese in considerazione.
 
I prossimi passi.
I provvedimenti per il “Rilancio delle aree di crisi industriale” del paese sono contenuti nel decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 9 giugno 2015. La situazione di Asti non è stata considerata una delle realtà in cui la crisi è peggiore, ma è stata inserita tra “le situazioni di crisi industriale non complessa che presentano, comunque, impatto significativo sullo sviluppo e l’occupazione nei territori interessati”. L’elenco della Regione entro oggi dovrà essere inviato al Ministero che “nei trenta, accertata la regolarità formale delle proposte trasmesse dalle Regioni, pubblicherà l’elenco nazionale dei territori candidati alle agevolazioni e definirà i termini per la presentazione delle domande di agevolazione”.

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