Asti, presentato il progetto ”Percorsi sostenibili per giovani adulti con spettro autistico”

Si è svolta nei locali che ospitano la sede Anffas, in Piazzale Penna ad Asti, la presentazione dell’iniziativa “Percorsi sostenibili per giovani adulti con spettro autistico”, progetto che ha il sostegno del Comune di Asti e sostenuta in collaborazione con la Fondazione Sacra Famiglia Onlus.

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Si tratta di un percorso di formazione che si propone nell’intento di fornire gli strumenti utlii per trasformare l’efficienza, in efficacia abilitativa, eliminando la disomogeneità e aleatorietà delle attività abilitative poste in essere, a favore delle persone con autismo e disturbo generalizzato dello sviluppo, il tutto da svolgersi in un’ambiente prettamente educativo che sia in grado di facilitare l’apprendimento e contribuisca a migliorare il conseguente sviluppo cognitivo, sociale, motorio e di relazione delle persone affette da disabilità intellettiva.

A spiegare nel dettaglio in cosa consiste questa iniziativa, sono stati il prof. Marcello Follis, presidente del comitato provinciale dell’associazione che ha fatto gli onori di casa e il prof. Lucio Moderato, psicologo psicoterapeuta e Direttore dei Servizi innovativi per l’Autismo della Fondazione Istituto Sacra Famiglia. Dopo una breve premessa iniziale del prof. Follis, che ha spiegato ai molti presenti che hanno gremito la sala tra operatori sociali e sanitari, insegnanti e genitori, le attività e i progetti a cui l’associazione si rivolge, è stato il turno del prof. Moderato illustrare il programma degli incontri e gli scopi e le finalità che vogliono essere raggiunti e fissati da questa proposta, sottolineando come questo progetto voglia passare da un paradigma assistenziale per stare dietro, assistere e curare gli ospiti affette da queste problematiche, a un paradigma esistenziale, di cui se ne prenda carico e si faccia riferimento nel quotidiano e tutti i giorni, insegnando a questi soggetti di farli sentire coinvolti, tramandando a loro delle abilità e anche delle competenze che li permettano di poter andare oltre a un discorso di semplici attività da laboratorio e farli sentire, in un certo qualsenso, autonomi e responsabili delle proprie azioni, costruendo e garantendo per loro, una vita che possa essere dignitosa.

Moderato, ha inoltre rimarcato come l’autismo sia una condizione prettamente genetica, e non una malattia come ancora oggi la società, il più delle volte tende in maniera negativa a considerare, e che colpevolizza talvolta pure i genitori, come pretesto per evidenziare le condizioni svantaggiate di questo tipo di persone, rimarcando invece il fatto che gli autistici devono essere trattati con estrema delicatezza e non per questo discriminati, e per fare ciò – sottolinea -, ci vuole un cambiamento culturale che parta dal basso per permettere di elevare e far crescere qualitativamente, il modello di vita di questi soggetti svantaggiati. Un fenomeno, quello dell’autismo, che poi ha evidenziato come sia in costante crescita, con un’incidenza passata da un soggetto colpito su 70.000 negli anni settanta, a un’abitante su 80.000 negli ultimi anni, e che si concentra nella vita reale di tutti i giorni, nelle scuole, nella quotidianità e nei Centri Diurni, dove si trovano persone affette da questo problema. L’intento, con questa serie di appuntamenti, è quello di aiutare a facilitarli nel relazionarsi meglio, accompagnandoli e inserendoli nella società per stare meglio e bene con il resto della popolazione. 

In conclusione, è intervenuto anche l’assessore comunale ai Servizi Sociali, Piero Vercelli che ha portato i saluti del Comune, che ha rimarcato con particolare orgoglio nel suo breve intervento, l’accordo stipulato in estate – della durata ventennale – proprio con l’Anfass, riguardante la concessione amministrativa dei locali di via Gavazza e del centro di via Comentina, e in cui il Comune in prima persona, si farà direttamente carico della quota socio-assistenziale della retta per le persone assistite, precisando in questa occasione che si possono dare continuità alle attività e a questi percorsi educativi, essendo più forti e andando oltre alle attuali scarsità di fondi e di risorse economiche, che non sempre si presentano.

L’iniziativa vede anche il patrocinio del Provveditorato degli Studi di Asti, e nelle prossime settimane depliant informativi del progetto, rivolti agli studenti, saranno distribuiti e portati nelle scuole cittadine di ogni ordine e grado. Tuttavia, ricordiamo che il corso si rivolge agli operatori ma è aperto alla partecipazione anche di tutti i soggetti interessati, e si terranno una serie di quattro incontri settimanali ogni sabato mattina di 4 ore per un totale di sedici, a partire dal prossimo 10 dicembre e sino al 21 gennaio. Al termine del corso, sarà poi rilasciato a tutti gli iscritti un attestato di partecipazione. 

Per informazioni sul corso e iscrizioni ci si può rivolgere alla Segreteria Anffas allo 0141/210251, o rivolgersi direttamente alla segreteria del comitato di Piazzale Penna 4, aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30.

Neil Palladino

 

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