PSR un po’ più accessibile: Confagricoltura Asti esprime moderata soddisfazione

"Un piano per lo sviluppo rurale un po’ più accessibile" è questo il giudizio di Confagricoltura Asti rispetto a quanto stabilito dalla Regione Piemonte, e che ha comportato negli ultimi giorni la diminuzione del punteggio rendendo più accessibile l’entrata di quelle aziende che originariamente erano state escluse dal programma di finanziamento e insediamento.

La giunta regionale, infatti, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero, ha incrementato del 30% le risorse disponibili su tre bandi del Psr relativi al 2015-2016, in particolare sulle misure 4.1.1 (investimenti), 4.1.2 (investimenti per giovani agricoltori) e 6.1.1 (insediamento giovani agricoltori).

Per i tre bandi inizialmente erano state stanziate risorse per 110 milioni, ora vengono incrementate di altri 33 milioni, di cui oltre la metà destinata alle aree montane. Alle 1781 aziende già finanziate, quindi, le nuove risorse permetteranno di aggiungere all’incirca altre 600 domande.

“Mi sembra un bel risultato”, commenta l’assessore Ferrero, “abbiamo voluto dare un segnale forte di attenzione e di sostegno all’agricoltura piemontese, soprattutto per premiare gli sforzi negli investimenti e le aspettative dei giovani agricoltori che intendono dare un futuro all’agroalimentare regionale. Ci sembra una risposta adeguata, frutto di un impegno consistente, il massimo che potessimo realisticamente fare. Teniamo conto che, oltre all’incremento sui bandi chiusi, a inizio 2017 le stesse misure verranno rilanciate con nuovi bandi”.

Un segnale accolto con parziale soddisfazione anche da parte di Confagricoltura Asti, che per tramite del suo presidente Massimo Forno esprime il suo favore per questa decisione: “Ci possiamo ritenere soddisfatti di questa manovra da parte della Regione in quanto grazie all’abbassamento del punteggio molte aziende sono riuscite ad entrare in graduatoria e ad ottenere i finanziamenti che avevano richiesto.”

Luisella Torchio, vicedirettore e responsabile tecnico di Confagricoltura Asti afferma: “Ringraziamo la Regione per questo aumento, che purtroppo però resta insufficiente per andare incontro alle esigenze degli agricoltori. Questi 33 milioni di euro in più non bastano infatti a soddisfare le domande sia di insediamento sia di finanziamento che molte aziende hanno presentato.”