Presi di mira dai ladri i bar delle stazioni di Nizza Monferrato e Villanova d’Asti

Il fatto è avvenuto la notte scorsa, tra domenica e lunedì, con colpi ben studiati e architettati dai ladri di turno, lavorando simultaneamente a 60 chilometri di distanza. Alle 3 di notte, a Villanova, il primo gruppo di tre malviventi, ha forzato la porta del “Caffé della Stazione”, forzando il cambiamonete e le slot presenti nel locale, facendo razzia di sigarette e fuggendo con un bottino di circa 2.000 euro. I carabinieri stanno analizzando attentamente i filmati e le riprese delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona per risalire ai volti dei responsabili del furto.

Alla stessa ora, un altro colpo analogo veniva compiuto a Nizza Monferrato, dove è stata forzata la porta del bar “Il Passeggero”, dove anche in quest’occasione sono stati razziati sigarette, almeno una trentina di stecche, e i Gratta e vinci mentre, a differenza del colpo effettuato a Villanova, questa banda non ha preso di mira le slot per cui hanno divelto e preferito “puntare” le loro attenzioni, solo sulle macchinette e cambio monete, dileguandosi e facendo così perdere le loro tracce. Le macchinette rubate sono state ritrovate dai carabinieri in un magazzino abbandonato delle Ferrovie poco distante dalla stazione. Anche in questo caso, sono al vaglio dei militari i video delle telecamere per cercare di risalire con quale mezzo si siano allontanate entrambi i gruppi di scassinatori, così da provare a ricostruire gli spostamenti effettuati.

Gli inquirenti stanno cercando intanto di incrociare i dati e indagando a tappeto per capire se, dietro a questi due furti compiuti nella stessa ora, abbia agito una sola unica banda, considerando il fatto e il sospetto maggiore che i biglietti “gratta e vinci” e le monete siano di facile preda di piccole e grandi organizzazioni criminali. Spesso chi compie questi furti agisce in più luoghi per tenere impegnate contemporaneamente le pattuglie delle forze dell’ordine su più fronti e, agire di conseguenza, più liberamente.

Neil Palladino