Nursing Up sugli stipendi dei manager della sanità: “Pronti a ogni forma di protesta”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Nursing Up Piemonte.

Più informazioni su

“Apprendiamo dagli organi di stampa che un gruppo politico di opposizione in Consiglio regionale vorrebbe proporre, come reazione all’indecoroso aumento di stipendio dei manager in sanità deciso dalla Regione, di mettere un tetto al guadagno dei manager pubblici in Piemonte a 150mila euro. Spero di tratti di uno scherzo”. 

È, infatti, proprio a 150mila euro l’aumento previsto per il Direttore generale della Città della Salute e per le strutture simili. In pratica questo gruppo di opposizione, che esprime il Sindaco di Torino, avvalla la decisione della Regione spacciandola per una protesta. Incredibile”. Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up, il sindacato degli infermieri, torna all’attacco sulla questione dell’aumento degli emolumenti ai Direttori generali in sanità deciso dalla Regione Piemonte a partire dal primo gennaio.

“Il silenzio assordante di tutti i gruppi politici, e le proposte come quella di cui sopra, sono inaccettabili – dice Delli Carri -. La realtà nei nostri ospedali è un’altra. L’ho detto e lo ribadisco: questa corsa agli stipendi d’oro per i direttori è indecorosa, inopportuna e arrogante. Va fermata e basta. La Regione deve ascoltarci.

Se ci sono dei soldi in Regione, ma ho dei dubbi visto che si continua a chiedere di tagliare ovunque per carenza di fondi – dice ancora Delli Carri -, questi vanno destinati all’assunzione di infermieri che possano ribilanciare la gravissima carenza di personale negli ospedali. Invito ancora una volta l’assessore Saitta a fare un giro in ognuno dei reparti degli ospedali piemontesi, per rendersi realmente conto dei sacrifici che ogni giorno i colleghi mettono in campo per offrire l’assistenza di cui necessitano i pazienti. La sanità non è fatta di burocrati super stipendiati, ma di professionisti preparati e seri come sono gli infermieri che operano oggi in condizioni assurde. Questo aumento è una vergogna sulla quale non abbiamo intenzione di soprassedere. Se la delibera non verrà ritirata, siamo pronti a utilizzare ogni forma di protesta per opporci a questa decisione”.

Più informazioni su