Asti, nocciole per la “Novi”: sfondata la soglia dei 3.000 quintali

 

“Sono 3.000 i quintali consegnati all'azienda dolciaria Novi da parte dei corilicoltori dell'Astigiano”.

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E’ con soddisfazione che il presidente di Coldiretti Asti, Roberto Cabiale, sottolinea il quantitativo raggiunto la scorsa settimana. “Ci sono ancora alcuni produttori che ci hanno chiesto di poter conferire le loro nocciole, e quindi il tetto dei tremila è stato sfondato”. Un valore complessivo di oltre 1 milione e 200 mila euro, sicuramente un’ottima boccata d’ossigeno per l’economia e il territorio dell’Astigiano.

In effetti, si respirava un’aria buona l’altra domenica a Castellero per la trentaquattresima edizione della Fiera “Città della Nocciola”: i corilicoltori erano rilassati e motivati per l’andamento positivo del mercato. Molto merito va all’accordo di filiera sottoscritto tra Coldiretti e la Novi – Elah – Dofour.

“Quest’accordo è un fiore all’occhiello della nostra provincia – sottolinea Roberto Campia, il Sindaco di Castellero che in questi mesi ha collaborato strettamente con Coldiretti e Novi -. Fino a pochi mesi fa c’era un mercato “libero” e non si conosceva mai il valore reale delle nocciole, non si sapeva il prezzo di partenza, né quello finale. Invece grazie all’Accordo è stata stabilita una quotazione ad inizio campagna che viene ora rispettata. Credo che i produtori possano essere soddisfatti”.

In pratica l’Accordo Coldiretti Novi, ha individuato la quotazione ufficiale delle Nocciole Piemonte, nella varietà tonda gentile trilobata, ad inizio campagna nella giornata di contrattazione del 15 settembre, così come fissato dalla Camera di Commercio di Cuneo. Il prezzo base, per tutti i corilicoltori, associati a Coldiretti, che hanno conferito alla Novi, attraverso la cooperativa “Monferrato Frutta”, è dunque 9,1 punto resa.

E’ così che ogni partita di nocciole è stata quotata in base all’effettiva qualità e comunque ben oltre i 400 euro al quintale. Per fare un esempio, con il prezzo base di 9,1 euro punto resa e una partita con una resa del 47%, il valore è di 427,70 euro al quintale. Con la certezza garantita di incassare questo valore, più un eventuale aumento qualora nei prossimi mesi ci fosse una ulteriore crescita delle quotazioni.

Tutto questo per la bellezza di almeno 3.000 quintali per la sola provincia di Asti e con la disponibilità della ditta Novi di incrementare ulteriormente la disponibilità del prodotto: “L’obbiettivo del prossimo anno, in accordo con Coldiretti – sottolinea il cavallier Flavio Repetto, patron di Novi – è di raddoppiarne il quantitativo. La Novi produce eccellenze e noi abbiamo bisogno di queste nocciole eccezionali. Intensificare ulteriormente questo rapporto, non può che essere un vantaggio non solo per la Novi ma anche per tutti i produttori”.

“Il lavoro di ritiro delle nocciole – sottolinea Luigi Franco, vice direttore Coldiretti Asti – è molto impegnativo. La raccolta, curata dalla cooperativa “Monferrato Frutta”, è cominciata il 12 settembre, oltre un mese di viaggi fra le colline del Monferrato per ritirare a domicilio le nocciole e cercando di seguire attentamente la fase dell’essiccazione che ne determina in parte anche la qualità finale del prodotto. In totale sono un centinaio i corilicoltori ad aver aderito al nostro progetto che prevede un’attenta valutazione dei sistemi di coltivazione”. “Ancora in questi giorni abbiamo alcuni produttori che vorrebbero aderire al progetto – sottolinea Carlo Torchio, segretario della zona Coldiretti di San Damiano, uno dei territori maggiormente interessati all’Accordo con Novi – non so se riusciremo a soddisfare tutte le richieste, in ogni caso abbiamo già iniziato a raccogliere le adesioni per il prossimo anno. D’altra parte l’esperienza di quest’anno ha dato risultati comunque superiori alle aspettative e, soprattutto, il riscontro economico da parte dei produttori è stato effettivamente interessante”.

“Il risultato economico – rileva il presidente Cabiale – è rilevante e non può che essere fondamentale per noi produttori e per la crescita del nostro territorio. Ricordiamoci che gli agricoltori sono sempre rimasti su queste colline e vogliono continuare a rimanerci. Quando l’economia agricola “gira” ne guadagna tutto il paesaggio: proprio in questi giorni di post raccolta vediamo come i noccioleti sono curati, lavorati bene, e quindi c’è anche una bella geometria e una bella immagine, per altro nel periodo autunnale quando i colori sono bellissimi e invogliano i turisti a scoprire il Monferrato”.

Fra l’altro, durante il “nocciola day” di Castellero, Coldiretti e Novi hanno voluto premiare le tre migliori partite di nocciole conferite quest’anno. Con una resa del 47,7%, Luciano Musso di Settime ha ritirato un assegno di 500 euro; con una resa del 47,8%, Giampiero Maiocco di Scurzolengo ha ricevuto un premio di 1.000 euro. Con la resa in assoluto più alta, del 48,5%, si è portato a casa 1.500 euro il corilicoltore Alessandro Balliano di Portacomaro. Da notare come il concorso abbia visto la partecipazione delle sole partite superiori ai 30 quintali e che pertanto in termini assoluti siano state registrate partite di minor quantirà con rese produttive anche superiori. Un’annata veramente positiva, quindi, per la corilicoltura monferrina.

Nella foto: i corilicoltori premiati da Coldiretti e Novi con al centro il Cav. Flavio Repetto, patron dell’azienda dolciaria, e ai lati il presidente e il direttore di Coldiretti

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