Asti, costituito il comitato referendario “No Grazie”

Riceviamo e pubblichiamo l’atto di nascita del comitato referendario “No Grazie” che informa i cittadini sulle ragioni di questa scelta ed apre anche un confronto tra le differenti posizioni in merito.

La costituzione attuale è nata nel 1948 dopo due anni di lavoro da parte dei padri costituenti. Il popolo era molto coinvolto, venivano ogni volta fatti dei dibattiti e dei confronti con tutto l’elettorato, che veniva reso partecipe (specie quello femminile). E’ stata garante della Democrazia italiana verso tutti gli attori politici. Con la riforma Renzi-Boschi, comprendente ben 47 articoli della costituzione, le regole saranno modificate in senso autoritario.

All’interno della riforma costituzionale, ad esempio, spicca la proposta elettorale chiamata patriotticamente “Italicum”, la quale, a nostro parere, attacca fortemente il principio di rappresentanza, in continuità con la legge precedente (“Porcellum” ) già dichiarata anti-costituzionale e di cui ne è espressione questo parlamento.
Un altro esempio di malariforma, sarà la tanto vantata diminuzione dei Senatori, così venduta ai cittadini, ma di fatto li escluderà dalla scelta del proprio referente politico presso la Camera del Senato, vedendo quest’ultimo depauperato dei poteri affidategli ad oggi, in virtù di non si sa bene quale diritto. Ci si domanda, a chi fa comodo questo? Ma soprattutto, a chi non farà comodo?

Pensiamo a quei cittadini che vorrebbero garantita la presenza politica nella propria città e che invece dovranno spartirsela con questo pseudo-Senato. Il comitato lavorerà in queste settimane prima del voto  incontrando i cittadini anche nei Comuni più importanti della Provincia per diffondere la consapevolezza che il Referendum di dicembre diventerà per i cittadini, la madre di tutte le battaglie in questo momento storico; impegnandosi per  difendere gli spazi di civilità, di democrazia e di garanzia di cui la Costituzione si fa, allo stato attuale, garante.

Perduta questa battaglia, tutto diventerà più difficile e lo smantellamento definitivo dei diritti fondamentali di conquista democratica, orienterà questo paese verso una deriva che non ci appartiene ne ora, ne mai!

Enrico Alessandro Cavallero
Comitato referente: Enrico Alessandro Cavallero, Catia Gianuzzo, Roberto Venturini, Antonella Carraroli, Paolo Bassi, Giancarlo Vanzino, Alessandro Caruso.