Mercoledì ad Asti si apre il ciclo di incontri “L’altra chiave – un progetto innovativo per la casa di reclusione di Asti”

Il carcere di Asti è una fetta di mondo vissuto da molte persone che ricoprono ruoli diversi.

La Polizia penitenziaria, gli educatori, gli insegnanti, gli operatori sanitari e i volontari che lavorano con i 280 detenuti presenti in struttura. Persone che ogni giorno svolgono un lavoro educativo complesso. L’Istituto di pena è stato recentemente trasformato in Casa di reclusione per detenuti Alta Sicurezza.

Questo importante cambiamento determina l’esigenza per tutto il personale che vive il carcere a stretto contatto con i detenuti, di acquisire strumenti, conoscenze, metodologie innovative che possano facilitare la convivenza.

Non si tratta dunque di un mondo statico, ma in movimento che è spinto dalla voglia di migliorarsi per svolgere il proprio ruolo in modo sempre più qualificato, riducendo la dimensione conflittuale che la vita quotidiana del carcere comporta e facilitando la progressiva apertura a un dialogo costruttivo con il territorio.

Ma noi che stiamo “fuori”, quanto sappiamo davvero di questo mondo e delle realtà che vi convivono?

“Dentro” e “fuori” hanno bisogno di chiavi di lettura per conoscersi e riconoscersi come parti organiche della società. E’ da questo bisogno che nasce L’altra chiave. Un progetto innovativo che prevede un ricco percorso formativo che si compone di lezioni tecniche e laboratori dedicati al personale in carcere e di seminari aperti a tutti gli interessati.

L’altra chiave intende infatti condividere una parte dei percorsi di formazione e approfondimento con la cittadinanza, attraverso 4 incontri pubblici. Un’occasione formativa importante per docenti e operatori sociali, che vede protagonisti relatori d’alto profilo. Con loro si approfondiranno il radicamento e l’evoluzione della criminalità organizzata in Piemonte. Perché riconoscere e capire questi fenomeni è la base per agire sul controllo del territorio in modo preventivo ed educativo.

Tutti gli incontri sono validi per i crediti formativi degli iscritti all’Ordine dei Giornalisti.

Libera è ente formatore accreditato dal MIUR. Al termine del corso sarà rilasciato regolare attestato di partecipazione agli insegnanti

“Trasformare i conflitti in carcere” mercoledì 5 ottobre, ore 17 Sala Pastrone, Asti

Un progetto innovativo per l’Istituto di pena che è stato recentemente trasformato in Casa di reclusione per detenuti Alta Sicurezza

Interverranno:
Elena Lombardi Vallauri – Direttrice della Casa di Reclusione di Asti
Anna Cellamaro – Garante per idiritti dei detenuti Asti
Adolfo Ceretti – professore ordinario di criminologia presso l’Università di Milano Bicocca
Federica Brunelli – DIKE Cooperativa per la Mediazione dei Conflitti di Milano
Coordina Carlo Cerrato, giornalista

Prossimi incontri:
12 ottobre, Sala Pastrone ore 17
“L’evoluzione della criminalità organizzata in Piemonte”
Interverrà:
Marco Martino, Capo squadra mobile di Torino
Coordina: Selma Chiosso, giornalista

23 novembre, Sala Pastrone h 17
“Capire e riconoscere le mafie. Radicamento ed espansione territoriale”
Rocco Sciarrone Docente di Sociologia della criminalità organizzata all’Università di Torino e direttore di LARCO (Laboratorio di Analisi e Ricerca sulla Criminalità Organizzata).
Coordina: Selma Chiosso, giornalista

8 febbraio 2017, Sala Pastrone h 17
“Carcere e territorio in dialogo: nuove prospettive per la giustizia riparativa”
Claudia Mazzucato – docente di Diritto Penale presso l’Università del Sacro Cuore di Milano
Adolfo Ceretti – professore ordinario di criminologia presso l’Università di Milano Bicocca
Coordina Carlo Cerrato, giornalista