Dalla Parte degli Astigiani: “Siamo visti come l’ultima speranza per la rinascita di Asti”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'Associazione dalla Parte degli Astigiani.

“Ormai gli ultimi eventi incendiari e non solo, fanno si che sempre più cittadini si avvicinino all’associazione Dalla parte degli Astigiani, chiedendo aiuto e di fare qualcosa per questa morente città, siamo ormai visti come l’ultima speranza per la rinascita di Asti.

Come da me sempre espresso e ribadito, l’associazione è disposta ad appoggiare, forte della propria esperienza acquisita sul campo, un candidato/a Sindaco a patto che:

Non sia legata/o alla politica degli ultimi trent’anni, capace di proporre persone valide alla guida degli assessorati, anchessi sdoganati da questa politica e lobby e con una fedina penale, di tutti, immacolata e capace di amministrare la cosa pubblica.

Per condividiamo pienamente il pensiero (vedi sotto) di Biagio Riccio, da lui pubblicato sulla pagina Facebook dell’associazione.”

Per Dalla parte degli Astigiani.
Il presidente
Maurizio Finotto

“Poveri noi.
Ieri, intorno alle ore 10 del mattino, sono stato contattato da alcune persone che mi informavano dell’ennesimo rogo in via Guerra. Dopo essermi pre…cipitato sul posto, ed aver constato l’effettivo ennesimo disastro, scattavo alcune foto per documentare lo scempio. Le considerazioni che sorgerebbero spontanee, partono dal costo troppo elevato che la cittadinanza Astigiana subisce a livello di municipalizzata, forze dell’ordine varie, vigili del fuoco e blocco dell’operatività delle attività economiche, non sono che l’ordinarietà di una politica becera che ha troppo a cuore le miserie di chi delinque e si disinteressa completamente di chi, del comportamento civile ne ha fatto uno stile di vita.

Il fatto nuovo, è che dopo tutto il parapiglia del giorno passato, questa mattina alle ore 8 e 32 a seguire, sono ricominciate le segnalazioni dell’ennesimo rogo in via Guerra.
Non sta certamente a me, giudicare i fatti, ma di sicuro penso che farci prendere in giro da questo blocco di delinquenti, non sia il modo migliore di amministrare una città, ne tanto meno, tentare di giustificarli, possa essere anche lontanamente una soluzione.

Quello che più mi disturba, dopo aver speso milioni e milioni di euro in una integrazione che è solo lucro per pochi intimi, recarmi sul posto e trovare bambini piccoli e piccolissimi che respirano ignari i risultati della idiozia degli adulti residenti nel campo rom, mi fa pensare ad un certo disinteresse nei confronti dei piccoli da parte dei genitori, che oltre ad utilizzarli come esche per attività criminali, li lasciano tranquillamente a respirare l’irrespirabile.

Ma che razza di persone sono, questi rom? Ma per quale ragione dobbiamo subirli? A me pare molto chiaro, che questi signori, di integrarsi, proprio non ne hanno idea, e probabilmente, ridono di noi, perché se paragonano le pene ed i carceri dei loro paesi di provenienza, non ci possono credere di poter scorrazzare indisturbati con dei camioncini con dentro migliaia di euro di impianti stereo, magari senza assicurazione, a progettare l’ennesimo furto di metalli quasi certi di una impunità sostanziale.

Questo vale anche per l’ormai incontrollata orda di profughi (pochissimi) e di migranti economici (moltissimi) che troviamo sistematicamente a tutte le uscite dei supermercati o che vagano senza meta in un territorio che ormai, non avendo nulla da offrire agli autoctoni non può certamente assorbirli a livello lavorativo.

Intanto, mentre la disoccupazione giovanile, raggiunge livelli impressionanti, i magrebini protestano e così oltre alle occupazioni abusive gli paghiamo anche l’acqua a scapito di pensionati al limite della sopravvivenza e di una schiera di disoccupati dovuta alla totale moria delle industrie astigiane, i fenomeni che è più di vent’anni che ci governano, fanno riunioni cercando il consenso delle “parti economiche” , che di economico non hanno praticamente più nulla.

Credo che sia ora di sovvertire le sorti del nostro territorio ed abbiamo bisogno di gente nuova, non ricattabile e che abbia voglia di lavorare, perché del passato e del presente amministrativo, c’è veramente poco da fidarsi.

Riprendiamoci ciò che i nostri vecchi ci hanno lasciato, a costo di sacrifici oggi impensabili e difendiamolo per i nostri figli, evitando di esportarli per importare questa pseudo miseria che ha troppo il sapore di delinquenza.

Biagio Riccio”