A Castagnole Lanze celebrata la Nocciola Tonda e Gentile del Piemonte; in ascesa la quotazione

Il prezzo si manterrà costante per i prossimi 2/3 anni”, 420 euro al quintale: è questa la quotazione della Nocciola Piemonte Tonda e Gentile IGP Trilobata per la stagione 2016.

Il prezzo è stato stabilito lunedì 29 agosto a Castagnole Lanze in occasione delle storica Fiera di San Bartolomeo, un appuntamento atteso per corilicoltori, sgusciatori e trasformatori, all’interno del quale, come avviene da ormai 157 anni, viene “battuto” il prezzo relativo all’annata. Un prezzo decisamente alto che ormai da anni non raggiungeva queste cifre, relativo ad una quantità ancora superiore alle annate precedenti (oltre il 30% in più rispetto al 2015).

Confagricoltura Asti ha espresso soddisfazione per la quotazione di quest’anno che conferma il trend positivo delle ultime annate.  “Si tratta di un prezzo più che positivo che si sta consolidando anno dopo anno”, afferma Giuseppe Tunesi, segretario di zona dell’ufficio di Costigliole d’Asti di Confagricoltura, “e rimarrà per i prossimi 2/3 anni su questi valori attestandosi intorno ai 400 euro al quintale.” “E’ necessario però valorizzare le produzioni”, continua Tunesi, “in modo tale che tra 6/7 anni, quando ci sarà un’ulteriore crescita della produzione, il prezzo delle nocciole rimanga comunque ad alti livelli.”

“Si tratta di un prezzo che penso possa soddisfare la fatica dei nostri agricoltori e dei nostri produttori”, afferma soddisfatto il sindaco di Castagnole Lanze, Carlo Mancuso, “qualcuno pensava che ci potesse essere qualche problema di siccità, ma l’annata è stata ottima e il prodotto che verrà trattato è sicuramente un’eccellenza del nostro territorio.” “Dobbiamo lavorare perché a questo entusiasmo selvaggio non segua una delusione controllata”, ribadisce l’assessore all’Agricoltura del Comune di Castagnole Lanze, Mario Coppa, “e per evitare che succeda quello che è successo per altre produzioni, è necessario investire sulla ricerca della qualità. Quella che si fa sul campo in modo equilibrato e rispettoso per il territorio”

Il borsino della nocciola premia quindi un’annata dai grandi numeri con prezzi e soprattutto produzioni in aumento nei 16000 ettari coltivati sul territorio dell’Astigiano, grazie a nuovi impianti realizzati sia da aziende consolidate sia da piccole realtà che si sono avvicinate per la prima volta alla corilicoltura.