Asti, presentato Informi@moci il progetto rivolto alle scuole per un uso consapevole di internet

E' stato presentato presso la sede del CSVAA di Asti la nona edizione del progetto Informi@moci.

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Questa iniziativa – afferma Piero Baldovino, Presidente Associazione Mani Colorate – ha lo scopo di dare continuità ai progetti riferiti all’utilizzo consapevole di internet: “La scuola ricomincia navigando” dell’anno scolastico 2008/ 2009, “Non Perdere la Bussola” dell’anno scolastico 2009-2010, ”Informi@moci” dell’anno scolastico 2010/2011, ”Informi@moci 2” dell’anno scolastico 2011/2012, “Buono a Sapersi” dell’anno scolastico 2012/2013, ”Informi@moci” dell’anno scolastico 2013/2014 e ”Informi@moci” dell’anno scolastico 2015/2016 che hanno raggiunto circa 25.000 studenti e circa 4.000 tra genitori e docenti, numeri più che significativi che dimostrano come sia sensibile la richiesta di formazione da parte delle scuole sull’uso sicuro e consapevole di internet.

Continueremo, anche quest’anno, a trattare ed approfondire temi legati al cyberbullismo, al furto d’identità, alle truffe on-line, alla pedopornografia, phishing, spamming, diritto d’autore, alla pratica del sexting. A sostegno del percorso educativo è stato creato un blog (https://manicolorateasti.blogspot.it). L’utilizzo di una piattaforma on-line è, secondo noi, un’ottima occasione per aprire le porte delle classi ed avviare un confronto tra gli alunni della scuola e non solo dello stesso plesso, ma di plessi e istituti diversi. Oltre all’uso didattico, il blog “manicolorateasti.blogspot.it” si presta per altri utilizzi: potrebbe essere un ottimo veicolo di contatto e condivisione o anche per attività di confronto costruttivo fra insegnanti e studenti di uno stesso o più istituti

La comunicazione è sostenuta oggi da moderni strumenti che consentono di superare le barriere e i vincoli di tempo e di spazio e Internet è certamente uno dei mezzi che offre maggiori opportunità.

Il popolo di navigatori quotidiani è cresciuto, interessando ogni fascia di età, e, grazie alla rete, i bambini e i ragazzi sperimentano nuove opportunità di gioco, di studio, di informazione e di contatti virtuali. Ma la rete, con le sue molteplici possibilità, non è esente da cattivi usi e abusi che, negli ultimi anni, hanno portato all’attenzione una moderna forma di dipendenza definita internet dipendenza o Internet Addiction Disorder (LAD). Inoltre, gli organi di comunicazione puntano spesso i riflettori su episodi di pedofilia on-line, di scambio, commercio, diffusione di materiale pedopornografico, adescamenti tramite la rete; tutto questo comporta non solo la necessità di interventi, ma anche assunzione di responsabilità delle agenzie educative, in primis famiglia e scuola, nell’opera di prevenzione.

L’iniziativa in oggetto, rivolta in particolar modo agli insegnanti e ai genitori dei bambini della scuola primaria e secondaria di 1°grado, si può considerare unica su scala nazionale, non solo per le tematiche trattate ma per la fascia di età degli alunni cui si rivolge, collocandosi in una prospettiva di reale prevenzione e di educazione all’uso corretto della rete da parte dei “nativi digitali”. Il progetto prevede la possibilità di programmare incontri con professionisti qualificati (psicologa, consulente informatico, ricercatori del MED) e con la Polizia Postale e delle Comunicazioni ed è indirizzato alle scuole primarie (terza, quarta e quinta) e alle scuole secondarie di primo e secondo grado. A supporto degli interventi è prevista la distribuzione di materiale informativo per gli studenti e per le famiglie.

Il progetto dettagliato, i moduli di adesione, che ad ogni buon fine si allegano qua sotto, sono reperibili sul sito: http://www.manicolorate.org/

Informazioni Progetto Informi@moci 

Modulo adesione progetto

Regolamento e moduli adesione CONCORSO “Internet e nuove dipendenze il controllo nell’uso del web”

“Internet è e dovrà sempre essere considerato come strumento e non un sostituto della vita umana, al pari ad esempio di un automezzo – dichiara l’Assistente Capo Claudio Turetta della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Asti- quindi in primo luogo dobbiamo imparare ad usarlo ed essere consapevoli dei pericoli, personali e giudiziari che conseguono ad un suo uso sbagliato. Ecco perché continuiamo ad abbinare al progetto le parole CONOSCENZA, CONSAPEVOLEZZA, PREVENZIONE. Ed è proprio nell’ambito della prevenzione che si basano questi nostri incontri, perché dobbiamo anche essere coscienti che Internet è stato creato dall’uomo a suo uso e consumo nonché “a sua immagine e somiglianza”, quindi se nella vita di tutti i giorni possiamo trovare chi predilige comportamenti illeciti contro i propri “simili”, lo stesso avviene tramite Internet.

L’uso di Internet, trasversale a tutte le età, e in particolare le varie piattaforme di Social Network sono indubbiamente le applicazioni Web più popolari fra i giovani – dichiara la dott.ssa Daniela Ciriotti del Servizio Soc.Patologia da Dipendenze ASLAT-. La disinvoltura dei nostri figli con le nuove tecnologie, se da una parte è potenzialmente utile e migliora la comunicazione, dall’altra suscita fonte di preoccupazione. Negli ultimi anni si sta assistendo al diffondersi di problematiche psicopatologiche legate ad un uso improprio e /o eccessivo della rete. I recenti studi del settore (riferimento a “Minori e Internet: Save the Children, on-line e disconnessi”) evidenziano un aumento di preadolescenti e adolescenti affetti da un disturbo di dipendenza da internet. I sintomi più evidenti sono il calo del rendimento scolastico, il ritiro nella propria stanza, il diventare più aggressivi, la perdita di interesse per sport e hobby. Nasce quindi il bisogno di una diagnosi clinica, che può evidenziare un rischio di dipendenza (disturbo che ha il nome di I.A.D. Internet Addiction Disorder) o spesso un abuso dello strumento a disposizione. Facciamo l’esempio di un ragazzino che in una particolare fase del suo sviluppo passa più ore al giorno sui Social Network o su una consolle per videogame: possiamo dire che ha un problema oppure no, e se sì, quale? Come fa un genitore o un famigliare a capirlo? Che atteggiamento adottare? Come farsi aiutare? La risposta del nostro servizio Dipartimento Patologia da Dipendenze ASLAT è organizzata su 2 versanti: uno è quello di intervenire direttamente nelle scuole, l’altra è quella di offrire la possibilità di diagnosi e di cura presso i nostri ambulatori siti in V. Baracca, 8 ad Asti e in V. Carlo Alberto, 80 a Nizza M.to.

“Come Ufficio VI Ambito Territoriale di Asti – dichiara la dott.sa Martina Gaido dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Asti – ringraziamo l’associazione di volontariato MANI COLORATE, LA POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI, gli psicologi del SERT, i DOCENTI E I RICERCATORI UNIVERSITARI DEL MED con i quali da anni collaboriamo, per i loro progetti sempre attenti all’interesse, benessere e sano stile di vita dei ragazzi. In particolare il progetto INFORMI@MOCI che ha lo scopo di sensibilizzare sui temi della sicurezza in rete e sull’uso responsabile dei social network. Ricordiamo che quest’anno scolastico, il progetto prevede oltre a momenti formativi per i ragazzi, anche lezioni per gli operatori del mondo della scuola docenti, dirigenti, personale ATA.

Ulteriore novità la possibilità per i ragazzi della scuola primaria (IV e V) e per i ragazzi della scuola media di partecipare ad un concorso dal titolo: Internet e nuove dipendenze- il controllo nell’uso del web. Obiettivo del concorso è l’individuazione di un messaggio di comunicazione per sensibilizzare i giovani che l’uso di internet può diventare un abuso e trasformarsi in una vera e propria dipendenza patologica (“droga”). Gli alunni dovranno creare un elaborato cioè un documento multimediale, comprendente uno o più tra i seguenti elementi: testo, grafica, immagini, suoni o musica.

Il concorso è riservato agli studenti che frequentano le Scuole Primarie (classi IV e V) e alle Prime Classi delle Scuole Secondarie di I grado di Asti e provincia, singolarmente od in gruppo. I Dirigenti delle suddette Scuole possono invitare i propri studenti a partecipare al concorso, provvedendo all’iscrizione che si effettua compilando l’apposito modulo da far pervenire ai coordinatori del progetto. (Il progetto, il bando del concorso è già stato inviato alle scuole dall’UST in data primo settembre 2016). Ogni scuola potrà selezionare fino ad un massimo di dieci elaborati per ciascuna delle due categorie. I prodotti selezionati dovranno pervenire entro il 20/03/2017 al Comitato Coordinatore del Progetto. Ogni elaborato sarà inoltrato per la valutazione ad una Commissione provinciale e la composizione della Commissione sarà resa nota entro il 30/03/2017.

La proclamazione dei vincitori del concorso, uno per ciascuna delle due categorie, con assegnazione del premio 1° classificato, avverrà entro maggio 2017 alla presenza degli studenti partecipanti, dei rappresentanti delle Scuole e della cittadinanza all’interno di un Convegno organizzato dall’Associazione “Mani Colorate”, le cui modalità saranno rese note tempestivamente alle scuole. Le opere prime classificate ed eventuali altri prodotti di entrambe le due categorie di particolare importanza, su segnalazione della Commissione, saranno pubblicizzati per la campagna di sensibilizzazione sul consapevole utilizzo di internet.

“Quest’anno il progetto “Informi@moci” si arricchisce di un nuovo partner, il MED (Associazione Italiana per l’Educazione ai Media e alla Comunicazione), la cui attività, per sua natura, risulterà propedeutica all’azione educativa svolta dagli altri componenti e sostenitori del progetto stessosostiene la prof.ssa Adriana Marchia ricercatrice e Referente regionale del MED Piemonte- Il territorio astigiano già conosce esperienze didattico-mediaeducative rivolte agli studenti e docenti, ai genitori, ai professionisti dei media, agli educatori, agli adulti in genere, attraverso il progetto “Teleintendo” (anni 2009-10-11), le due Scuole di Alta Formazione “Winter School in media education” (anni 2012-13) realizzate in Uni-Astiss, il corso biennale per studenti animatori ”Social media Project” nell’ambito del Laboratorio dei Talenti (anni 2014-15), il percorso di quattro incontri “Per non cadere nella rete” (ottobre 2015), organizzate, queste due ultime iniziative, sempre con il MED, dall’Ufficio CS diocesano, di cui l’ultima in partnership con il CSC (Centro Studi Cinematografici) di Roma.

Nel progetto “Informi@moci” gli incontri formativi dedicati agli insegnanti, dirigenti scolastici, operatori del mondo della scuola, educatori hanno l’obiettivo di “Formare i formatori”, per dar loro attraverso un’attività metodologica e didattico-educativa, la consapevolezza critica e la competenza mediatica e digitale, con la conoscenza della natura, dei linguaggi mediali, tecnologici ed espressivi (secondo le indicazioni dei principi di alfabetizzazione in media education): il che porta ad acquisire anche abilità strumentali attraverso laboratori e sperimentazioni curriculari. Il tutto, nell’esercizio professionale, favorirà negli studenti l’inclusione sociale, il dialogo interculturale per una piena cittadinanza digitale, che prevede, quindi, anche la conoscenza e l’uso critico e responsabile dei new media.

Nell’ottica di favorire una più intensa collaborazione con il MIUR-Ufficio Scolastico RegionaleIVAmbito Territoriale di Asti, il MED ( in questo progetto) è partner insieme agli altri soggetti nell’elaborazione, gestione del Concorso proposto dall’Associazione “Mani Colorate”, di cui si è già detto sopra, compresa naturalmente la valutazione degli elaborati prodotti dagli studenti dei vari ordini di scuola partecipanti al concorso.

Ai docenti presenti agli incontri di formazione il MED rilascerà attestato di partecipazione per i crediti formativi, in quanto è Ente formatore per il personale della Scuola, accreditato presso il MIUR (Decr. 90/2003) e recentemente, in base al Prot. d’Intesa tra MIUR e MED firmato il 3/12/2015, MIUR E MED si impegnano (art.5) a “ omissis…promuovere iniziative di formazione destinate ai docenti per la realizzazione di progetti nazionali indirizzati a favorire, attraverso la “media education”, la reciproca comprensione, l’incontro e il dialogo costruttivo tra culture diverse….. omissis”. “

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