Cia di Asti, lunedì 29 a Castagnole Lanze il convegno sulla salute della corilicoltura italiana

Anche quest’anno la Cia di Asti sarà protagonista alla Fiera della Nocciola di Castagnole Lanze in programma, per la sua 157.ma edizione, lunedì 29 Agosto. Come già avvenne lo scorso anno, la Confederazione italiana agricoltori curerà l’organizzazione del convegno tecnico del mattino (inizio alle 9,30 nel cortile delle scuole di San Bartolomeo) che si concluderà con il tradizionale annuncio della quotazione delle nocciole per il 2016.

Il tema del convegno è “La corilicoltura italiana tra luci ed ombre.Quale futuro?” e per la prima volta nella storia della manifestazione castagnolese analizzerà la situazione produttiva e commerciale non solo del Piemonte, ma anche delle due più importanti regioni corilicole italiane, il Lazio e la Campania, in un confronto assolutamente indispensabile nel mondo globale in cui i produttori devono operare.

Dopo l’intervento introduttivo del sindaco di Castagnole Lanze, Carlo Mancuso, il programma del convegno prevede gli interventi del presidente provinciale della Cia di Asti, Alessandro Durando, di Carmine Pecoraro, responsabile corilicolo della Cia di Avellino e del suo collega Fabrizio Pini della Cia di Viterbo. Contributi di esperienza e di prospettiva saranno poi forniti dall’assessore all’agricoltura del comune di Castagnole Lanze, Mario Coppa, dal presidente regionale della Cia del Piemonte, Lodovico Actis Perinetto e dal tecnico della Cia di Asti, Marco Pippione. Le conclusioni saranno affidate al Presidente nazionale della Confederazione, Dino Scanavino.

I noccioleti, le cui superfici hanno registrato in questi ultimi anni un costante incremento nel nostro paese, stanno diventando un importante fattore di sviluppo e di reddito, a patto che si persegua con convinzione la strada della crescita qualitativa complessiva delle produzioni attraverso specifiche pratiche agronomiche e la scelta oculata dei terreni su cui realizzare nuovi impianti e curare negli migliore dei modi quelli già esistenti. Una strada che la Fiera sembra aver imboccato già dallo scorso anno assegnando, a fianco del tradizionale premio per la quantità, la prima edizione del premio per la qualità con l’innovazione del giudizio – a cura di una commissione di esperti della Confraternita della nocciola di Cortemilia – su frutti tostati e non crudi.