Cassa integrazione ad Asti: “Lontani dal raggiungimento di un obiettivo soddisfacente”


Nel primo semestre 2016, in Provincia di Asti, sono state complessivamente autorizzate 1.413.925 ore di cassa integrazione, sommando cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga, numero inferiore a quello registrato lo scorso anno, prendendo a riferimento lo stesso periodo (1.643.132 ore).

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Mettendo invece a confronto il primo e il secondo trimestre 2016,  a giugno si può notare un incremento delle ore complessivamente autorizzate, passando dalle 606.492 dell’intervallo gennaio-marzo alle 807.433 di aprile-giugno (+33,1%), ma un decremento rispetto al secondo trimestre 2015 (-18,8%). Guardando allo specifico settore dell’INDUSTRIA, ad Asti il dato di metà anno è molto positivo, con una significativa contrazione di ore autorizzate passando dalle 273.800 di maggio alle 28.761 di giugno, anche se il dato arriva dopo due mesi con forti richieste per l’industria.

“Anche alla luce di questi dati possiamo dire che qualche timido segnale di ripresa c’è, dovuto anche alle misure e gli incentivi  a sostegno dell’occupazione”, fa notare Tonio Anselmo, Segretario Cisl Alessandria-Asti con delega alle Politiche dell’Industria. “Abbiamo poi la conferma che parte del sistema economico e produttivo del territorio, oggi come in passato, ha mostrato di reggere  grazie all’export, che resta uno dei principali motori della ripresa sia  locale che nazionale”.

Per Sergio Didier, Segretario generale Cisl Alessandria-Asti, “questi dati devono rappresentare un grande stimolo per sentirci ancora più impegnati per i prossimi mesi. Occorre da un lato essere consapevoli che siamo ancora lontani dal raggiungimento di un obiettivo soddisfacente, e dall’altro, però, dobbiamo essere convinti di potercela fare, cioè di ricostruire le condizioni giuste per la forza lavoro ed i tassi di occupazione che il nostro territorio può esprimere”.
“ E’ fondamentale – ribadisce –  la partecipazione delle Istituzioni e delle altre forze sociali, affinché si possa realizzare un vero e proprio gioco di squadra teso a creare un progetto per il territorio. La Cisl in queste settimane sta lavorando per creare quelle condizioni, ed è molto decisa perché convinta che la nostra gente meriti una realtà sociale e occupazionale più serena e garantita”.

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