Angela Quaglia sulla questione rifiuti: “Asti ha bisogno di meno propaganda e maggiore concretezza”

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Angela Quaglia sulla questione dei rifiuti di Roma ad Asti.

“Credo sia utile intervenire ancora a proposito della risposta data dal Sindaco Brignolo a quello che lui chiama il “fronte del No a tutto” della nostra città.
Partiamo con ordine.

Il Sindaco, che dall’inizio di agosto si è lanciato in una diffusa e capillare campagna elettorale, ha proposto al Sindaco di Roma di mandare ad Asti i rifiuti romani, ottenendo in tal modo immediata visibilità a livello nazionale.

Non mi risulta che Roma abbia finora risposto; ma, qualora lo facesse chiedendo di onorare le proposte ufficiali formulate dal nostro primo cittadino, dovremmo dire di no.

Un primo NO perché gli impianti di trattamento di Valterza sono “autorizzati” a trattare 44.000 tonnellate di rifiuti all’anno, esaurite con i rifiuti della nostra Provincia e della Liguria, in base ad accordi interregionali e non ad aumentarne a dismisura i volumi.

L’impianto di Valterza ha operato in questi anni (sotto la guida dell’ing. Visconti) scelte industriali intelligenti: ha cercato lavoro presso chi aveva il problema dei rifiuti ricavandone utili.
Solo lo scorso anno si è deciso, con gli altri Comuni della Provincia, di cercare un partner privato che effettuasse un aumento di capitale e mettesse a disposizione dell’astigiano un impianto di termovalorizzazione.

E in effetti, il Comune di Asti in quanto Comune capofila, sta predisponendo la gara per la ricerca del socio privato. Ma… il socio non è ancora stato individuato e quindi i rifiuti romani non sapremmo dove smaltirli una volta pretrattati.

Un secondo NO è dovuto al fatto che, qualora Genova non risolvesse i suoi problemi entro fine anno, siamo sicuri che il Piemonte lascerà la Liguria per risolvere il problema di Roma?

Un terzo NO è dovuto al fatto che una volta pretrattati non avremmo il posto in cui smaltirli (la discarica di Cerro non può riceverne più di quanti concordati per non esaurirsi anzitempo) e non mi risulta, come dice il Sindaco, che già oggi smaltiamo i rifiuti in inceneritori lontani (quali sarebbero?) con cui abbiamo accordi commerciali, ma in discariche con cui Gaia ha preso accordi.

Un altro NO deriva dalla possibilità (ventilata dal Sindaco) di fare tre turni a Valterza anziché due.

Forse non si è capito che il problema non è l’organizzazione del lavoro ma la quantità complessiva dei rifiuti da trattare. Già oggi ne vengono trattate le tonnellate per cui esiste l’autorizzazione. Se si volessero incrementare le lavorazioni, si dovrebbero chiedere ampliamenti di autorizzazioni che non sono così semplici… e, ancor prima, avere lo spazio di smaltimento finale!

La proposta del Sindaco ha quindi, chiaramente avuto soltanto lo scopo di ottenere la ribalta nazionale; non certo di affrontare con concretezza e obiettività i problemi (astigiani o romani che siano!)

E infine passiamo ai numeri.

Il Sindaco dice di avere ricevuto una pesante eredità dal passato: 13 milioni di euro di crediti inesigibili (periodo 2004- 2013). Dimentica però di dire che salvo la parentesi della giunta Galvagno gli altri periodi si riferiscono alla sua attuale Giunta o a quella del prof. Voglino, in cui peraltro, l’attuale Sindaco era assessore .

Per concludere: ci saranno anche consiglieri che dicono dei no motivati, ma il nostro Sindaco sa dire solo dei NI (o, se si preferisce, dei SO) e non credo sia meglio barcamenarsi piuttosto che dare risposte convincenti, siano esse dei Si o dei No. Gli esempi potrebbero essere molti ma ci sarà il tempo di approfondirli uno ad uno. La città ha bisogno, oggi, di meno propaganda e di maggiore serietà e concretezza.

Con viva cordialità.”

Angela Quaglia