Regione Piemonte: approvate le nuove norme sul turismo

Nella seduta del 5 luglio il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza - con 31 sì, 7 no del gruppo M5S e 7 astensioni dell’opposizione di centrodestra – il disegno di legge 187 “Nuove disposizioni in materia di organizzazione dell’attività di promozione, accoglienza e informazione turistica in Piemonte”. 

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Approvato il testo dell’Esecutivo che intende modificare e semplificare la legge del 1996.

Prima della votazione finale, l’assessore regionale al Turismo, Antonella Parigi, ha espresso soddisfazione per l’approvazione del provvedimento parlando di “governance univoca tra pubblico e privato”.

Di diverso avviso gli esponenti dell’opposizione.

Mauro Campo ha dichiarato il voto contrario del gruppo M5S “in quanto il nuovo provvedimento è peggiorativo rispetto alla legge esistente e, al di là di un paio di emendamenti, non è cambiato sostanzialmente. La nuova agenzia regionale (Dmo – Destination management organization) dovrebbe mettere molto più a sistema le competenze, le risorse e le strategie per la promozione turistica. Il tentativo è vanificato dalla limitata partecipazione degli operatori interessati. Già nel testo legislativo dovevano essere definiti gli organi e i finanziamenti della Dmo, come per le Atl, ma il tutto è stato demandato alla Giunta regionale. Un progetto apparentemente ambizioso con l’accorpamento nella Dmo dell’Istituto per promozione dei prodotti agroalimentari e delle competenze per la promozione del turismo sportivo, che però risulta essere solo una citazione senza regolazione del sistema. Carente anche il lato della programmazione che viene limitata all’anno, risultando anche in contraddizione con le disposizioni della norma finanziaria. Negativa anche la mancata terzietà dell’Osservatorio turistico”.

I gruppi di centrodestra, invece, hanno manifestato contrarietà al provvedimento nel corso dell’esame in Aula presentando anche loro degli emendamenti (due dei quali approvati nella seduta odierna). I motivi di opposizione al testo dell’Esecutivo e che hanno portato all’astensione, in parte simili a quelli esplicitati dall’opposizione del gruppo M5S, erano stati espressi da Gian Luca Vignale (FI), che, in merito alle competenze della Dmo, aveva lamentato che “è stato previsto un accentramento di competenze e di attività che sarebbe stato più opportuno lasciare a una dimensione territoriale. Il rischio è quello avvantaggiare e rafforzare ulteriormente le aree già forti, penalizzando quelle deboli. Con la vecchia legge 75/1996, territori che erano marginali anni fa, ora sono cresciuti e sono diventati aree turistiche importanti”.

Soddisfatta, invece la maggioranza, intervenuta nelle dichiarazioni di voto con Raffaele Gallo (Pd)

“Dopo circa vent’anni consegniamo, con la riscrittura la legge 75/1996, solide basi per riorganizzare al meglio il sistema turistico piemontese per cogliere al meglio, quindi, le opportunità per il territorio – ha affermato Gallo -. Un testo innovativo e articolato per fare sistema tra operatori pubblici e privati e per incrementare ulteriormente i flussi turistici sul nostro territorio”. Secondo l’esponente del gruppo Pd, tre sono i punti salienti della nuova legge: “La costituzione della Dmo che fonde le due partecipate (Società Sviluppo Piemonte turismo s.r.l. – Spt e Istituto per il marketing dei prodotti agroalimentari del Piemonte s.c.p.a. – Ima Piemonte), strumento fondamentale per coordinare Atl e per proporre il Piemonte sui mercati internazionali; la riorganizzazione delle Atl in società consortili a responsabilità limitata e il loro sinergia volta a valorizzare i fattori dei vari territori e la compartecipazione tra pubblico e privato; la importante serie di semplificazioni normative e abrogazioni per rendere il quadro legislativo di riferimento più semplice”.

Prima della votazione finale è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno, primo firmatario Paolo Allemano (Pd), che impegna la Giunta regionale “a promuovere un percorso di ammodernamento e riorganizzazione del sistema di rilevazione del movimento clienti nelle strutture ricettive, attraverso un portale dedicato dalla facile fruizione, affinché l’Osservatorio del turismo, gestito da Dmo turismo Piemonte, possa avere una base di dati reali al fine di analizzare la situazione dell’offerta, l’andamento e l’evoluzione della domanda e dei flussi attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati; a sollecitare, parallelamente, il Governo ed il Parlamento affinché siano attuate le modifiche normative atte a realizzare il necessario adeguamento alle disposizioni del Tulps prevedendo una migliore integrazione su base nazionale tra le esigenze statistiche e di pubblica sicurezza connesse alla rilevazione delle presenze turistiche.”

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