”Problemi di sQuola”: dislessia, discalculia e compiti delle vacanze

Ecco un nuovo articolo della nostra rubrica sui problemi scolastici, la domanda di una mamma e la risposta delle esperte del team di Imparamare.

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Domanda: Buongiorno, la maestra di mio figlio, dislessico e discalculico, ci ha detto che durante le vacanze possiamo fare i compiti delle vacanze che preferiamo: quelli assegnati alla classe, in parte o totalmente, o altre attività da concordare magari con la logopedista che lo segue, o ancora di non farli affatto per farlo riposare un po’.

Io sono molto indecisa e nella confusione non ho ancora scelto cosa fare al riguardo. Avete un consiglio da darmi? 

Risposta: Buongiorno a lei, e grazie per la preziosa domanda che potrà essere di aiuto per molte altre persone. A mio avviso la maestra vi ha offerto una grande opportunità che se saprete sfruttare sarà davvero di aiuto al vostro bambino. La  pausa estiva può essere infatti l’occasione giusta per un lavoro di potenziamento intenso e divertente. Soprattutto in caso di bimbi con difficoltà e disturbi dell’apprendimento non è indicata una sospensione totale del lavoro intrapreso durante l’anno. Se il riposo è doveroso e necessario, infatti, non deve superare a mio avviso le quattro settimane. So di dire qualcosa di non molto simpatico né amato da bambini e ragazzi, ma la mia personale opinione, avvalorata dall’esperienza mi porta a diffidare da periodi di riposo troppo lungo per bambini che hanno dimostrato di avere difficoltà ad automatizzare ad esempio la lettura. 

Se ho imparato ad andare in bicicletta e per un certo periodo non la utilizzo, riuscirò comunque a pedalare e guidarla  nuovamente, qualora mi si presenti l’occasione. Ma se solo tramite strategie cognitive riesco ad utilizzare tale strumento, una pausa troppo lunga dal suo uso potrà significare un profondo impaccio nel momento di riutilizzarla. 

Sì quindi a un po’ di sana pausa dallo studio e dai compiti, ma poi utilizzate il prezioso tempo estivo per un rinforzo mirato e divertente. Attraverso i compiti, ma anche giochi e attività ludico-educative, il tempo estivo può essere un tempo fondamentale per riprendere e scoprire in una nuova dimensione più divertente aspetti della didattica non pienamente compresi. 

Non solo, anche l’uso dei compensativi viene spesso dato per scontato, mentre di frequente  i bimbi non sanno usarli con grande abilità. Ad esempio la costruzione di un libriccino degli aiuti in area matematica, che contenga tutte le regole che il bambino non ricorda e  sono necessarie durante lo svolgimento dei compiti può essere fatto con il bimbo, e in modo da rendere il librino stesso allegro e personalizzato. Successivamente il suo uso durante i compiti delle vacanze lo aiuterà a impratichirsi nel suo utilizzo che sarà fondamentale durante l’anno scolastico. 

 Non avere l’ansia di dover a ogni costo finire tutto il libro delle vacanze vi permetterà di focalizzare la vostra attenzione sui punti più importanti, e di utilizzare tutti gli strumenti a vostra disposizione per insegnare al bimbo come cavarsela da solo nelle difficoltà. 

Il tempo estivo é una risorsa importante, un regalo che può donare riposo e nuove sicurezze al bimbo, per riprendere la classe successiva con serenità. 

Buona estate.

 

Silvia Bologna

ImparAmare – Asti

Potete contattare od inviare le vostre domande agli esperti del Team di ImparAmare scrivendo a imparamare@gmail.com o tramite Facebook alla pagina ImparAmare-soluzioni per imparare col cuore .

I consigli della Rubrica “Problemi di Squola” sono pareri di esperte professioniste che lavorano da anni nel settore, ma ricordiamo che solo vedendo il bambino uno specialista può comprendere al meglio quali sono le difficoltà del bambino e trovare soluzioni concrete calate perfettamente sulla realtà.

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