Fronte comune delle regioni per il rinnovo dei contratti del servizio ferroviario

Le Regioni Piemonte, Liguria, Toscana, Marche, Veneto, Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia e Sardegna si sono confrontate questa mattina a Genova per condividere riflessioni e strategie in vista della scadenza dei rispettivi contratti di servizio con Trenitalia.

L’incontro è iniziato con un minuto di silenzio in commemorazione delle vittime dell’incidente ferroviario di Andria e del vile attentato di questa notte a Nizza, con l’espressione di solidarietà e vicinanza al Sindaco e all’intero popolo francese.

Tutti gli Assessori e i dirigenti presenti o collegati in video conferenza hanno convenuto sulla necessità, anche alla luce dei tragici fatti pugliesi, di rivendicare maggiori risorse per il trasporto ferroviario regionale chiedendo una presa di posizione chiara del Governo rispetto alle trattative in corso per il rinnovo dei contratti di servizio del trasporto regionale.

Pur nella diversità delle strade intraprese per l’assegnazione del servizio, dall’affidamento diretto alle gare o come nel caso piemontese della procedura negoziata di confronto tra le offerte, obiettivo comune delle regioni è di ottenere condizioni più favorevoli al fine di efficientare e potenziare il servizio in termini di offerta, puntualità e qualità del materiale rotabile, nel rispetto dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori.

In particolare si è convenuto sulla necessità di separare l’acquisto del materiale rotabile dalle condizioni contrattuali mettendole in capo alle regioni, valutando le modalità e le fonti di finanziamento.

Saranno inoltre espresse in maniera unitaria i quesiti da sottoporre alle Autorit di settore competenti (ART, AGCN e ANAC) circa le procedure di affidamento.

Entro la fine del mese è stato fissato un nuovo incontro tra gli assessori.

“L’incontro di oggi – ha commentato l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Francesco Balocco – è stato molto utile per iniziare un percorso al fine di concordare una posizione comune delle regioni che ne rafforzi la capacità negoziale. La partita della gestione del servizio non può essere disgiunta da quella delle infrastrutture per le ovvie implicazioni e dall’acquisto del materiale rotabile tramite la ROSCO, quando sarà operativa o tramite un ammortamento più lungo per sgravare dagli oneri i costi di gestione ed anche su questi fronti la compattezza delle regioni può giocare un ruolo determinante”.

Per quanto riguarda il Piemonte, in seguito alla decisione di modificare l’impostazione iniziale e di portare a due i lotti che gli operatori si dovranno contendere, sono arrivate le manifestazioni di interesse da parte di sei operatori interessati alla gestione del nodo di Torino, del lotto regionale o di tratte locali in ottica di miglior integrazione con il trasporto su gomma., come in provincia di Cuneo, e di linee sospese come la Novara-Varallo e la Ovada-Alessandria.