Ecotassa: la Regione accoglie le istanze di ANCI Piemonte

Le tariffe per il conferimento dei rifiuti in discarica non aumenteranno in modo drastico, bensì attraverso un processo graduale e “morbido”. 

È questo l’esito dell’incontro delle scorse ore a Torino tra l’assessore regionale all’ambiente Alberto Valmaggia e il vice presidente vicario di ANCI Piemonte Mauro Barisone, mentre è in corso, in Consiglio regionale, la discussione dell’emendamento n. 112 al disegno di legge regionale n. 210 del 28 aprile 2016.

“L’ANCI regionale – spiega proprio Barisone – aveva chiesto alla Regione di sospendere l’approvazione dell’emendamento e di convocare immediatamente le rappresentanze degli enti locali per affrontare la questione. La risposta dell’assessore Valmaggia non si è fatta attendere e va nella direzione auspicata dall’ANCI”.

Durante l’incontro delle scorse ore, preceduto dalla riunione della Prima Commissione Permanente del Consiglio regionale, dove il vice presidente Barisone ha risposto ad alcune domande e alle osservazioni formulate dai vari gruppi consiliari, è emerso infatti che gli aumenti tariffari saranno contenuti e distribuiti in un lasso di tempo più ampio rispetto a quello inizialmente preventivato ovvero fino al 31 dicembre 2018, invece che al 31 dicembre 2017. In particolare, la Regione Piemonte, accogliendo le istanze dell’Anci, ha annunciato che le tariffe per il conferimento in discarica dei rifiuti inerti e dei rifiuti urbani non pericolosi subiranno un rincaro minimo, passando dagli attuali 5,17 euro/tonnellata ai 6 euro del 2017, mentre la situazione di partenza prevedeva aumenti più consistenti e, rispettivamente, a 8 e 12 euro per tonnellata.

“Pur condividendo la ratio degli aumenti, che mirano a penalizzare chi non attua la differenziata conferendo i rifiuti in discarica, non potevamo non rappresentare le difficoltà dei Comuni piemontesi – spiega Barisone – rispetto alle premesse di partenza possiamo dire che l’incontro si è risolto all’insegna del buon senso”.

Infine, l’appello alla Regione per far sì che nei prossimi due anni e mezzo si moltiplichino le iniziative di sensibilizzazione dei cittadini sul tema della raccolta differenziata anche attraverso campagne di comunicazione mirate. “Occorre un’inversione di rotta che chiami in causa tutti i Comuni, i quali dovranno fare la loro parte per evitare ulteriori aggravi in futuro derivanti dalle sanzioni che l’Europa potrebbe comminare in mancanza del raggiungimento degli obiettivi – conclude Barisone – abbiamo chiesto alla Regione di reinvestire le entrate provenienti dagli aumenti tariffari prevedendo, se necessario, un apposito capitolo di bilancio destinato a premiare i comuni virtuosi”.