Collisioni: consegnato il Premio Giovani a Claudio Baglioni

Ieri sera a Barolo durante il Festival Collisioni è stato consegnato il Premio Giovani a Claudio Baglioni. Qui di seguito potrete leggere il suo pensiero pubblicato in serata sul premio appena ricevuto.

Al festival Collisioni di Barolo, oggi pomeriggio è stato conferito il premio Giovani al progetto O’Scia’ per le attività che l’omonima fondazione ha svolto e svolge tutt’ora attraverso iniziative artistiche, culturali e ricreative sui temi dell’incontro, della legalità, della ricerca, della solidarietà.

Il premio viene decretato dal concorso comune di ragazzi e ragazze di tutta l’Italia.

Io l’ho ritirato a nome di coloro che negli anni hanno operato nell’organizzazione, dei trecento artisti, cantanti, musicisti, attori, giornalisti, scrittori intervenuti, dei sostenitori che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione degli eventi e degli abitanti delle isole Pelagie che hanno ospitato le manifestazioni.

La motivazione che hanno voluto dedicarmi, e che va estesa a tutti, recita così: Perché il tuo talento e la tua musica ti hanno reso l’opposto di uno sconosciuto e uno straniero, facendoti entrare nel cuore di tutti senza dover esibire
documenti alla frontiera. Ma non per questo ti sei dimenticato di coloro che soffrono la sorte dei naufraghi, che hanno perduto la loro Itaca, e che arrivano su una spiaggia sconosciuta, ammassata di volti senza nome.

Perché ti sei battuto per quei volti, quei gommoni carichi di corpi, creando quella meravigliosa esperienza artistica ed umana che è stata O’Scia’- fiato mio – con dieci anni di rassegne, dibattiti e iniziative a Bruxelles e Malta.

Perché da profondo conoscitore del mare, dei suoi drammi, ma anche delle sue melodie che raccontano il dolore dei naufraghi, ci hai ricordato che il viaggio è una costante universale nella storia dell’uomo e che la paura del diverso si vince solo porgendo l’orecchio a quelle storie, dall’Odissea di Omero ai barconi di Lampedusa.

Perché da capitano coraggioso hai saputo infondere, in coloro che hanno voluto ascoltarti, il coraggio di alzare sempre gli occhi all’orizzonte e di continuare a cercarlo anche quando, come oggi, il mare è in burrasca e a fatica s’intravvedono le stelle.

Ed è proprio a noi, giovani capitani coraggiosi, che spetta di continuare su questa rotta.
Barolo, 17 luglio 2016