Brand Unbundling, Binello: “Una sentenza che difende concorrenza ed efficienza nel mercato di energia elettrica e gas”

Così commenta la sentenza Pierangelo Binello, Presidente regionale di Confartigianato Impianti, la n. 1388/2016 con cui il TAR Lombardia ha respinto il ricorso ENEL Spa ed Enel Energia contro la delibera del’Autorità dell’energia 296/2015 in tema di brand unbundling, ovvero la separazione delle attività di un'impresa in unità operative distinte gestite in maniera indipendente da soggetti diversi, e vieta tra le altre cose, l’uso degli stessi locali e spazi fisici ed informativi per lo svolgimento di attività commerciali dell’impresa distribuzione e dell’impresa di vendita di energia.

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Tale comportamento, genera confusione tra gli utenti i quali si vedono proporre oltre che la classica fornitura elettrica anche una miriade di servizi collaterali, manutentivi o installatori, sotto un cappello commerciale  riferibile all’azienda primaria ma che nella realtà sono gestiti e forniti da aziende terze (appunto unbundling ) senza che vi siano le opportune separazioni tra i vari desk che operano tutti all’interno dello stesso punto ENEL, creando così il forte sospetto di una concorrenza sleale nei confronti di quelle aziende medio piccole, che con la loro esperienza e capacità si trovano di fatto tagliati fuori del mercato da un oligopolio di società distributrici di energia e gas.

Continua Pierangelo Binello, sottolineando come “la pronuncia del TAR fa bene alla concorrenza nei servizi post contatore in cui le imprese artigiane esprimo le loro competenze ed abilità senza cedere la propria autonomia ed indipendenza in favore di un  falso appeal di grandi marchi commerciali”. Le nuove norme sul de-brandig entreranno in vigore dal 1 gennaio 2017 mentre sul unbundiling  hanno già determinato il cambio del marchio da ENEL Distribuzione ad E – Distribuzione.

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