ANCI Piemonte segue il tema dell’Innovazione Tecnologica

Il vice presidente di ANCI Piemonte Michele Pianetta, assessore comunale di Villanova Mondovì, seguirà le pubbliche amministrazioni piemontesi nel percorso verso la digitalizzazione. Il consiglio direttivo dell’ANCI Piemonte, da sempre in prima linea nella lotta al digital divide, gli ha conferito nei giorni scorsi la delega all’innovazione tecnologica.

Con Pianetta l’ANCI, che ha sede a Torino ma promuove iniziative sull’intero territorio regionale, ha già partecipato attivamente ai tavoli regionali sulla banda ultralarga e su argomenti specifici quali il cloud, portando al tavolo delle discussioni la voce delle Comuni piemontesi.

“Fra poche settimane – ricorda Pianetta – partirà il piano della banda ultralarga della Regione Piemonte, con un impegno economico di 290 milioni di euro per consentire a tutte le realtà, anche a quelle finora dimenticate, di adeguarsi alle sfide dell’innovazione tecnologica. Gli enti locali saranno chiamati a sottoscrivere delle convenzioni operative per la copertura dei propri territori, ma serviranno iniziative di formazione”.

In quest’ottica, partirà a breve un piano di formazione per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni piemontesi, realizzato in collaborazione con il CSI (Consorzio per il Sistema Informativo). L’ANCI seguirà direttamente l’attuazione del piano della banda ultralarga, organizzando iniziative nelle varie province.

“Arrivando da un territorio come quello cuneese – annuncia Pianetta – mi impegno a rappresentare le istanze delle varie realtà locali, a partire da quelle più piccole e svantaggiate. Sull’intero territorio regionale la copertura della banda ultralarga è del 26,4% ed è praticamente inesistente nelle periferie. Penso alle tante realtà di richiamo turistico che vengono considerate ‘a fallimento di mercato’ e, pertanto, non vengono tenute in considerazione dai gestori della rete. Si tratta di una situazione che ho già ampiamente rappresentato alla Regione Piemonte ed ora è arrivato il momento di superare questa anomalia tutta italiana”.