Sull’aumento delle tasse sui permessi di soggiorno CGIL e INCA hanno avuto ragione

Riceviamo e pubblichiamo la scheda che riassume la questione dell'aumento tasse sul rilascio/rinnovo permesso di soggiorno. 

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“IL TAR del Lazio, con una sentenza depositata il 14 maggio 2016, accoglie il ricorso promosso da Cgil e Inca e ordina la disapplicazione della normativa in merito all’aumento della tassazione sul rilascio/rinnovo permesso di soggiorno.

La questione sollevata
CGIL e INCA avevano chiesto al Tar l’annullamento della sovrattassa, in quanto iniqua e sproporzionata.

Si era arrivati fino alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che aveva giudicato il contributo sproporzionato, in quanto non motivato da spese che lo Stato Italiano debba sostenere nonché discriminatorio, in quanto nettamente superiore a quanto richiesto ai cittadini italiani per il rinnovo della carta d’identità.

Il TAR, prendendo atto della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, si è pronunciato in favore della disapplicazione della normativa.

La sentenza del TAR è immediatamente esecutiva, su tutto il territorio nazionale, pertanto i cittadini stranieri non devono più versare la sovrattassa, vale a dire:

Euro 80 per i permessi di soggiorno di durata superiore a tre mesi e inferiore o pari a un anno;
Euro 100 per i permessi di soggiorno di durata superiore a un anno e inferiore o pari a due anni;
Euro 200 per il rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo).

Rimangono da pagare le altre spese:

Euro 16 di marca da bollo
Euro 30,46 per la stampa del documento elettronico
Euro 30 per il servizio di Poste Italiane.

Da segnalare che ancora il 10 marzo 2016, mentre si aspettava la decisione del Tar, il Governo ha ulteriormente ritoccato al rialzo la sovrattassa, aggiungendo 3 euro (tre euro) per il Permesso di Soggiorno Elettronico.

Siamo alle mance. Un’operazione di pochi euro, ma senza pudore. Perché la Corte Europea si era già pronunciata in senso contrario e, quasi per sfida, invece di adeguarsi il Governo ha peggiorato ulteriormente la situazione. E perché si va a far cassa sulla pelle delle famiglie di immigrati.

Abbiamo condotto questa battaglia da soli e ne siamo orgogliosi.

Informeremo tempestivamente su come ottenere i rimborsi di quanto indebitamente versato.

Nel frattempo segnaleremo agli Enti interessati che la normativa è stata superata e che quindi le cifre richieste devono essere adeguate. E cercheremo di diffondere l’informazione.”

CAMERA DEL LAVORO DI ASTI
PATRONATO INCA CGIL ASTI
COORDINAMENTO MIGRANTI CGIL ASTI

 

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