Il Pilone votivo della Grande Guerra compie 100 anni, sabato 18 la cerimonia di benedizione

Nel maggio 1916, in piena guerra, l’operaio Secondo Calosso decide di edificare un Pilone votivo in corso Novara (dal ’26 corso Regina Margherita, oggi viale Partigiani) ad Asti, nella zona denominata “Sbocchi nord”.

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Calosso fa voto a San Giuseppe e prega per le sorti dell’Italia in quella che fino a quel momento era considerata una «Guerra Europea».
Nel conflitto, infatti, iniziato il 28 luglio 1914 con l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo, non sono ancora stati coinvolti i paesi extraeuropei, tra cui gli Stati Uniti d’America e l’impero giapponese.

A distanza di cento anni, la cappella s’affaccia ancora oggi in viale Partigiani, compresa nel perimetro del Boschetto omonimo (zona piazza Vittorio Veneto), e riporta le seguenti due frasi disegnate a mano: a sinistra: «Cappelletta votiva per la Vittoria e grandezza d’Italia / 1914 Guerra Europea 1918»; a destra: «O passeggero ad imitazione di S. Giuseppe sii giusto onde la giustizia ti sia propizia nel tempo e nell’eternità. Calosso Secondo». Protetta da vetrata, vi è custodita una bella statua di San Giuseppe con in braccio il piccolo Gesù benedicente.
 
Il dono del Papa
Della costruzione del Pilone votivo si interessò anche il Vaticano. «L’operaio Secondo Calosso – spiega Stefano Masino, geometra e appassionato cultore di storia locale – ricevette da papa Benedetto XV un orologio d’argento destinato alla lotteria per le spese di costruzione. L’estrazione del dono papale venne aggiudicato dalla signora Emilia Gastaldi».
 
Restauri Cappella
Da qualche giorno sono terminati i restauri della cappella votiva. «I lavori – spiega l’architetto Marialaura Roselli (Ufficio Diocesano Beni Culturali e Edilizia di Culto) – sono stati eseguiti dal restauratore Giuseppe Lucia di Settime per conto della Diocesi di Asti, in virtù del comodato d’uso gratuito concesso alla Diocesi da parte del Comune di Asti che è proprietario del pilone. L’intervento, a seguito di autorizzazione della competente Soprintendenza, è consistito nel restauro della statua in gesso raffigurante San Giuseppe con Bambino e angioletto e della nicchia (pulitura superfici, rimozione polvere e ragnatele, consolidamento e riproposizione materica, consolidamento e ritocco della pellicola pittorica)».
La signora che da anni si occupa dei fiori e dei centrini è Marcella Monticone in Beccuti.
 
Cerimonia di Benedizione
Sabato 18 giugno, alle ore 10.30, avrà luogo davanti alla piccola cappella restaurata la cerimonia di inaugurazione e presentazione dei lavori eseguiti. Sarà presieduta dal vescovo di Asti, mons. Francesco Ravinale, che impartirà benedizione. Tutta la cittadinanza è invitata.
 
 
Foto: Dopo i restauri. La cappelletta votiva in viale Partigiani e la statua di San Giuseppe
 
Per info: 338.4258006

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