Da Montegrosso a Roma in bicicletta per il Giubileo della Misericordia

Partiranno sabato11 giugno per il loro pellegrinaggio speciale a Roma, in occasione del Giubileo della Misericordia, i protagonisti sono due montegrossesi d.o.c., uniti da una forte amicizia, spirito d’avventura e una grande fede.

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Massimo Tiri, classe 1970 e Mauro Bianco, classe 1974, andranno fino alla Città Eterna in sella della loro biciclette, ( nuove fiammanti prese nel negozio “Piemontesina “ di Asti) attraversando la Penisola lungo la via Francigena. Dopo la benedizione da parte del parroco don Ivano, il saluto alle loro spose Monica, nostro vice Sindaco e il figlio Davide di 15 anni per Massimo; Debora con il piccolo Alessandro di due anni e mezzo per Mauro, i due partiranno di buon mattino in direzione Pavia, per collegarsi così alla via Francigena, la famosa strada che faceva parte delle vie Romee, che conducevano dall’Europa centrale, in particolare dalla Francia, a Roma. Percorreranno circa 100 chilometri al giorno, per un totale di 1000 chilometri.

Per la notte come la provvidenza vorrà o con le tende, che fanno parte del meticoloso equipaggiamento di 30 chili al seguito, oppure negli ostelli che troveranno lungo la via. Dopo Pavia toccheranno le località di Orio Litta, Fiorenzuola d’Arda, Berceto, Pontremoli, Sarzana – Pietrasanta, Lucca, San Miniato Basso, San Giminiano, Siena, San Quirico d’Orcia, Acquapendente, Viterbo, Sutri – La Sorta, Roma.

Giungeranno nella capitale domenica 19 giugno per partecipare alla preghiera dell’Angelus recitata da Papa Francesco. Porteranno con loro quattro crocefissi raffiguranti l’icona del Giubileo della Misericordia da far benedire e poi da donare alle nostre parrocchie dei SS. Secondo e Matteo di Montegrosso, Montaldo Scarampi, S. Stefano e Vallumida.
Questa idea di fare un pellegrinaggio insolito è nata un po’ per caso: dalla passione di andare sulle due ruote, nei due giovani amici ha preso sempre più piede l’idea di ritagliarsi 10 giorni tutti per loro, per riflettere, per ringraziare il Signore, per chiedere qualche grazia particolare.

Per chi in questi giorni ha avuto modo di salutarli può constatare con quale energia positiva e con quale slancio i due stanno per affrontare una simile impresa, possiamo dire eroica. Sarà un’esperienza fatta di sacrifici, di sforzi fisici, magari non tutto andrà secondo i piani prestabiliti. Ma questo loro pellegrinaggio rimarrà per tutti noi d’esempio: non solo per Massimo e Mauro, non solo per le loro famiglie, ma per tutti i Montegrossesi che fin d’ora li accompagneranno con il pensiero e l’amicizia.
In paese si rivivranno così i giorni di un altro pellegrinaggio straordinario avvenuto nel lontano 1925, in occasione di un altro Giubileo. Anche qui un montegrossese verace fece la traversata in bicicletta.

Riporto le parole del bollettino parrocchiale “parola Amica” dell’epoca:
“Dicembre 1925. Pellegrinaggio a Roma. Vi presero parte 16 montegrossesi i quali ritornarono contentissimi del sacrificio fatto ed entusiasti delle bellezze della capitale d’Italia. Poterono visitare il Vaticano, l’Esposizione Missionaria, e godere di una udienza speciale del Papa. Ammirato più di tutti fu il pellegrino Doglio Innocenzo che, emulo di Gerbi e Girardengo, nonostante che per lui siano già suonati i 60 anni, pure ebbe l’energia di fare il viaggio di andata e ritorno in bicicletta. Ebbe festose accoglienza a Roma dai pellegrini, a Montegrosso da tutti gli amici che andarono ad incontrarlo a suon di musica e gli offrirono una bicchierata. Bravo Censin!”. Lo stesso potremmo dire dei nostri Mauro e Massimo che con le loro gesta entreranno di diritto nella storia del nostro bel paese.

Giovanni Bianco

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