Cittadini stranieri richiedenti asilo e rifugiati, sono circa 700 nell’astigiano

Nella mattinata del 9 giugno 2016, presso il Salone Consiliare della Provincia di Asti, si è svolto un incontro organizzato dalla Prefettura di Asti per l’approfondimento delle tematiche relative all’accoglienza dei numerosi Cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, o già titolari di protezione, presenti nel territorio provinciale.

All’incontro erano presenti l’Assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte Monica Cerutti, il Prefetto di Asti Paolo Formicola, la Consigliera Barbara Baino in rappresentanza dell’Amministrazione provinciale, il Sindaco di Asti Fabrizio Brignolo, numerosi Sindaci e amministratori locali, nonché i responsabili degli Enti gestori dei centri di accoglienza e una rappresentanza dei cittadini stranieri accolti. Durante la mattinata sono stati illustrati i dati relativi all’evoluzione della presenza di richiedenti asilo nel territorio provinciale, con riferimento ai soli centri di accoglienza sussidiari facenti capo alla Prefettura. In poco più di due anni, da marzo 2014 a giugno 2016, si è passati da 40 stranieri gestiti da 3 Enti e distribuiti in 4 Comuni, ad oltre 700 presenze, gestite da 11 Enti convenzionati con la Prefettura e distribuite in 26 Comuni.

Si è inoltre accennato alla positiva diffusione del sistema SPRAR (servizio protezione e accoglienza richiedenti asilo e rifugiati), gestito direttamente dagli Enti Locali (Comuni, Unioni di comuni e Consorzi) in accordo con il Ministero dell’Interno e con l’ANCI. Quest’anno, in base all’ultimo bando nazionale la cui graduatoria è stata approvata recentemente dal Ministero, ai Comuni di Asti e Settime, presenti da alcuni anni nella rete SPRAR, si aggiungeranno il Comune di Chiusano d’Asti, l’Unione dei Comuni dell’Alto Astigiano e il CISA, Consorzio intercomunale dei servizi socio – assistenziali del Sud Astigiano. Si è in particolare evidenziato come questa progettualità consenta l’estensione dei programmi di accoglienza all’intero territorio provinciale, coprendo anche zone che fino ad oggi non erano interessate.
La seconda parte della mattinata è stata dedicata all’illustrazione delle “buone prassi” dell’accoglienza, con testimonianze dirette dei Sindaci, dei gestori e degli stranieri presenti nelle strutture.

Tutti gli intervenuti hanno sottolineato la validità di un modello di “accoglienza diffusa”, in strutture di medie e piccole dimensioni e presso famiglie sia italiane che straniere, che consente una maggiore integrazione dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione. Sono state anche descritte le principali azioni che, concretamente, favoriscono percorsi virtuosi di inserimento dei cittadini stranieri nel tessuto sociale delle comunità locali: il volontariato a favore dei Comuni e della protezione civile, prestato gratuitamente dai richiedenti asilo grazie ai protocolli d’intesa stipulati dalla Prefettura con l’Amministrazione provinciale e con numerosi Comuni astigiani, le attività culturali e sportive, la partecipazione ai corsi di lingua e cultura italiana sia presso le strutture che nei centri statali di istruzione per adulti.

Lla Giornata di approfondimento ha sicuramente rappresentato un utile momento di confronto tra i vari livelli di governo dell’accoglienza, con la consapevolezza della necessità di continuare e intensificare la reciproca collaborazione allo scopo di trasformare il fenomeno migratorio da un “problema” a un’”opportunità” sociale ed economica.