Domani la cerimonia di consegna del Premio Castiglione d’Asti alla Tradizione Piemontese

La sesta edizione del Premio Castiglione d’Asti alla Tradizione Piemontese, promosso e organizzato dalla Proloco ”La Castiglionese” e dal Comitato parrocchiale San Martino di Castiglione d’Asti, è giunta al suo momento clou.

Domani, domenica 29 maggio l’area spettacoli della frazione astigiana ospiterà la cerimonia di consegna dei riconoscimenti. 

Il Premio Castiglione d’Asti alla Tradizione Piemontese andrà al regista – attore – autore Oscar Barile, che si presenta così: «A nass an Alba ai 19 d’otóber dël 1953, viv da sempe a Sin-i e dal 1981 ansema a tre amis a l’ha fondà na companìa teatral che adess a së s-ciama “Il nostro teatro di Sinio”. Dal 1981 al 1994 a l’han fàit ëd teatro clàssich, dal ’94 an peui la companìa a buta an sena dij tòch an piemontèis scrivù da Oscar Barile midem».

La sua lingua è il piemontese. Infatti i primi successi nascono grazie all’interpretazione dei testi del teatro piemontese della seconda metà dell’ 800 (Baretti, Garelli, Monticini) per aprirsi poi ad autori contemporanei ed alla ricerca di testi che, con opportune rivisitazioni, potessero essere il più possibile rappresentativi del mondo e della vita di oggi. Personaggio eclettico nel mondo dello spettacolo, conosciuto nell’ambito della più schietta tradizione popolare piemontese nella veste di regista, interprete, autore, produttore e scrittore: in sintesi, cultore e custode della lingua e della tradizione piemontese.

Il Premio Castiglione d’Asti “Tradizione e Territorio Astigiano” è stato assegnato a Monsignor Vittorio Croce, Vicario Generale della diocesi di Asti, direttore del settimanale “La Gazzetta d’Asti”, autore di testi religiosi e appassionato ricercatore della cultura e della tradizione popolare, di cui ha sapientemente colto l’essenza nella pubblicazione “Dessi dij nòm”.

Ai premiati sarà consegnata una targa d’argento con la riproduzione del logo di Castiglione, una miniatura medioevale tratta dal Codex Astensis, e un’opera d’arte messa a disposizione dalla Cassa di Risparmio di Asti.

La giuria ha attribuito un riconoscimento speciale alla memoria del poeta dialettale Guido «Sarachet» Saracco, personaggio poliedrico, ciclista nei primi decenni del secolo scorso, costruttore di biciclette, inventore, musicista e poeta dialettale. Un riconoscimento ad un personaggio della nostra terra, che ha saputo unire la semplicità di una vita piena di interessi a quella per la passione della tradizione piemontese locale tradotta in poesia e musica.

A partire da questa sesta edizione, la giuria ha inteso istituire inoltre un prestigioso riconoscimento che andrà ogni anno ad un protagonista dell’economia locale che ha saputo portare nel mondo il nome di Asti. Ad inaugurare questa serie di personaggi sarà Vittorio Vallarino Gancia, la cui famiglia ha legato il proprio nome al primo spumante italiano, orgoglio della nostra terra.
La manifestazione di domenica 29 maggio si aprirà alle 16.45 con le musiche della “Palmarosa Band” e proseguirà con la presentazione dei membri della giuria: Lorenzo Fornaca, editore di opere legate al territorio regionale; Luciano Nattino, regista ed esperto di cultura popolare; Paolo Raviola, pubblicitario, giornalista, studioso di storia astigiana e cantore popolare; Pippo Sacco, saggista ed esperto di memorie locali; Albina Malerba, direttore del Centro Studi Piemontesi di Torino.

Alle 17.30 la consegna dei riconoscimenti, seguita dagli interventi dei premiati.

La conduzione della “festa” è affidata a Paolo Raviola in collaborazione con gli altri componenti della giuria e la direzione del premio

Il pomeriggio si concluderà nella più schietta tradizione con la “merenda sinoira” accompagnata dagli interventi musicali della “Palmarosa Band” e dai canti del gruppo folcloristico “J’ Arliquato”.