Asti, dopo vent’anni Palazzo Alfieri è di nuovo aperto (foto)

Dopo una lunga chiusura durata ben vent'anni, è stato riaperto ieri Palazzo Alfieri.

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Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti numerose autorità tra cui il sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo, la direttrice del Centro Studi Alfieriani dott.ssa Carla Forno, la consigliera regionale Angela Motta e gli assessori comunali ai Lavori Pubblici e Servizi Sociali, Alberto Ghigo e Piero Vercelli, oltre al presidente della Camera di Commercio di Asti, dott. Erminio Renato Goria, al viceprefetto reggente dott. Francesco Paolo Ponta e al Presidente della Fondazione CR Asti, dott. Michele Maggiora.

Palazzo Alfieri fu donato al Comune nel 1922 dal conte Leonetto Ottolenghi che lo aveva acquistato per farne museo della città, dal 1937 accoglie il Centro studi alfieriani. Nella primavera 1996 chiuse per interventi sulle strutture e gli arredi, nel frattempo il Centro dovette trasformarsi per legge in Fondazione, cosa che generò complicazioni burocratiche.

Furono necessari lavori al tetto ancora nel 2009 a causa di infiltrazioni. Nel 2012 l’ultimo impulso grazie al progetto Pisu per la zona nord-ovest della città (Piano integrato di sviluppo urbano), che ha incluso anche il recupero e la ristrutturazione del complesso. I lavori di ristrutturazione, sono stati seguiti dagli architetti Roberto Nivolo e Sonia Bigando, e per il Comune da Cristina Cirio, a cui è seguito il contributo inoltre delle Fondazioni CR Asti e CRT (Cassa di Risparmio di Torino), la Compagnia di San Paolo, e poi di Mibact (Ministero per i Beni e le Attività culturali), Regione Piemonte, Provincia e Comune di Asti, Unione Industriale, Lions club Asti Host, e dall’associazione Creative-Asti e la sottoscrizione popolare lanciata sotto la presidenza di Gian Mario Anselmi, cui è subentrata Mariarosa Masoero.

Il percorso espositivo permette di farsi un’idea dell’avventurosa vita del nostro più illustre concittadino, i suoi viaggi, le sue case (ad Asti nacque e visse nell’infanzia, ma poi tornò solo sporadicamente nella sua città), la musica, il teatro, l’iconografia. In una sala sono inoltre presenti i costumi donati da Eugenio Guglielminetti, con la presenza anche di un piccolo palcoscenico mentre in un’altra, sono proiettati sul muro alcune delle opere teatrali trasmesse in televisione del trageda astigiano, spezzoni e sequenze prelevati dall’archivio delle Teche RAI.

Si potrà vedere infine anche la torre che dà un’idea dello sviluppo in altezza del palazzo, mentre mancano da sistemare e definire ancora alcune sezioni, come il completamento delle tappezzerie, di alcuni stucchi e arredi dei locali in cui si è ricostruito l’ambiente in cui viveva Alfieri (salone, anticamera, salotto e camera da letto) oltre ad alcune dotazioni video multimediali che saranno pronte e ultimate in vista del Settembre astigiano.

Per vedere le foto dell’inaugurazione di Palazzo Alfieri vai alla sezione fotogallery oppure clicca qui

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