Agli italiani piace “mobile”: 32,7 milioni di utenti connessi. L’audience è salita del 26,4% in due anni

Quante volte vi è capitato di salire su un mezzo pubblico o di fare una passeggiata e di incrociare decine di persone con la testa china sul proprio smartphone o tablet?

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Probabilmente migliaia, perché in Italia le connessioni a internet da dispositivi mobile crescono a una velocità sorprendente, con un aumento costante negli ultimi due anni. Secondo i dati presentati da Audiweb infatti, sarebbero quotidianamente collegati 18,2 milioni di utenti, con una popolazione di ben 32,7 milioni che dichiara di potersi connettere al web tramite dispositivi mobile.

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Come detto la crescita è inarrestabile, con un aumento di oltre un quarto nell’ultimo biennio e che ha ancora margini per raggiungere praticamente la totalità della popolazione. Infatti il target di età degli utenti considerato è davvero ampio, 18-74 anni, il ché da spazio a due considerazioni: non vengono contati i giovanissimi, che di smartphone se ne intendono e parecchio, e ormai il fenomeno mobile raggiunge anche le fasce più anziane. Ma se i nonni di oggi sono ancora ai limiti di quest’evoluzione, quelli di domani saranno ampiamente a conoscenza delle potenzialità della rete, con il risultato che la quasi totalità degli italiani navigherà, giocherà, leggerà e comprerà tramite i dispositivi mobile. Già adesso comunque, nella fascia 11-74, quella che comprende anche gli adolescenti, si arriva al 68% di utenti connessi, ben oltre la metà della popolazione italiana.

Se da un lato il mercato degli smartphone sembra andare verso una saturazione, come ha dimostrato anche la prima flessione nelle vendite degli iPhone della storia, il segmento dei tablet è in piena espansione, con una crescita delle connessioni del 84%, contro il 45% di quella dai cellulari di ultima generazione. A farne le spese sono ovviamente i dispositivi fissi, che vedono ridurre il numero di utenti connessi di circa il 12% e che probabilmente vedranno questo trend negativo proseguire nei prossimi anni.

Il motivo è semplice: grazie alla tecnologia mobile si è connessi ovunque e in qualsiasi momento, senza avere la necessità di utilizzare un dispositivo desktop, neanche per le operazioni mediamente complicate, come la stesura di un testo o addirittura il montaggio di un video. Dunque la necessità di avere un computer sta via via svanendo, soprattutto nel mondo dei privati, grazie alla possibilità di effettuare qualsiasi tipo di operazione mediante i nuovi e potentissimi tablet, coadiuvati dalla maneggevolezza e velocità degli smartphone.trend audience

Anche le aziende si sono dovute adeguare a questa nuova prospettiva, visto che i potenziali consumatori stanno via via abbandonando i canali di comunicazione tradizionale, riversandosi sul web e in particolar modo su quello mobile. Oltre l’80% delle navigazioni da questo tipo di dispositivi è effettuato tramite app, il che significa che anche la navigazione tradizionale subisce un serio contraccolpo, con tutto quello che ne deriva a livello di investimenti pubblicitario, sviluppo di servizi e nuove opportunità d’investimento.

Anche questo dato fa riflettere: utilizziamo prevalentemente le app, ma per farci cosa?

Ebbene le risposte sono tante, visto che gli appetiti degli utenti mobile sono molteplici e variegati. In cima alle classifiche c’è la messaggistica, ovvero Whatsapp, la più nota app che consente di chattare in tempo reale con utenti sparsi in tutto il mondo. Nell’ultimo anno poi, oltre ai messaggi di testo, Whatsapp ha integrato anche le chiamate vocali e i messaggi audio, che sono diventati una delle risorse più apprezzate soprattutto dai giovani.

Neanche a dirlo a contendere il primato al Whatsapp c’è il primo amore di Mark Zuckerberg, ovvero Facebook. Infatti il genietto americano è il fiero possessore dei due più grandi giganti del settore mobile, anche se gran parte del merito è da attribuirsi proprio al social network, che ha consentito a Zuckerberg di guadagnare abbastanza da poter firmare un assegno da 14 miliardi di euro per poter acquistare anche la nota app per chattare. Facebook è comunque una calamita per gli utenti, che oramai passano diverse ore al giorno a postare i propri pensieri e foto, oltre che a mettere qualche “mi piace” qua e là. Il ogni caso altri social hanno saputo sfruttare la scia di Facebook e oggi rientrano tra le app più utilizzate anche Twitter, Instagram, Google+ e Linkedin, in social network del lavoro.

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C’è spazio anche per i giochi, che sono tra le app più seguite dagli utenti italiani, che ingannano in tempo dedicandosi ad ogni tipo di game, da quelli “vintage” a quelli di carte, passando per tutti quei titoli che hanno saputo convertirsi a una vita mobile, come per esempio i grandi classici del pallone virtuale come FIFA e Pro Evolution Soccer. Anche chi aveva avuto un grande successo dal desktop si è poi dovuto adeguare al mobile, come dimostrano per esempio le applicazioni dedicate al poker, uno dei settori più in crescita nell’ultimo decennio del web italiano da desktop, che oggi conosce una nuova vita anche da mobile. Non è un caso che anche il leader del settore, PokerStars, abbia dedicato una pagina del proprio sito a questa modalità, a dimostrazione di come gli utenti mobile facciano gola anche ai giganti dei diversi settori.

Ne sa qualcosa Amazon, che proprio tramite i consumatori mobile mette a bilancio una grandissima quantità di vendite: si stima che a comprare utilizzando uno smartphone o un tablet siano circa 8 milioni di italiani, un numero altissimo se si considera che il boom dei pagamenti online nel nostro paese è scoppiato con qualche anno di ritardo, complice un retaggio culturale che ci vede sempre con i soldi “sotto al materasso”. Per fortuna in tanti si stanno accorgendo dei limiti del commercio e del risparmio tradizionale, affidandosi sempre di più al web per i propri acquisti, che spesso risultano più economici e sicuri rispetto a quelli effettuati alla vecchia maniera. Senza contare la praticità di poter acquistare in pochi passaggi del proprio dito sullo schermo e vedersi recapitare a casa anche gli oggetti più ingombranti, senza aver fatto nemmeno un minuto di fila o un faticoso trasporto.

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Il mobile corre veloce e sembra essere arrivato solo a metà della sua lunga maratona, con ancora una grande fetta d’italiani da conquistare. Se ci si manterrà su queste percentuali però, tra poco saremo davvero tutti con la testa china sullo schermo.

Quindi, ogni tanto, ricordatevi anche di staccare gli occhi dal cellulare e guardatevi un po’ in torno, tanto per ricordarvi che in fin dei conti, il mondo vero è quello che ci circonda.

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