“Tra giornalismo e pittura”: inaugurata al Musarmo di Mombercelli la mostra omaggio a Nanni Lisa

Inaugurata sabato la mostra omaggio al giornalista Nanni Lisa, un'esposizione "non da vedere, ma da gustare", come anticipato dalla Conservatrice del Musarmo Anna Virando.

Presente all’evento il figlio di Lisa. “Mio padre è cresciuto a pane e Mombercelli” fa eco “aveva due grandi amori: l’arte e Mombercelli. Quell’onestà tutta piemontese che ha fatto sì che si sia sempre distinto”.

Anche il primo cittadino, Gino Torchiano, lo ricorda con emozione: “L’avventura del Museo, iniziata in casa Zandrino, si concretizza nel 1997, quando i mombercellesi assistono alla trasformazione delle carceri mandamentali da luogo di pena a museo. La destinazione d’uso è stata una vera e propria consacrazione dell’edificio a luogo di cultura. In quell’occasione l’Amministrazione nomina conservatore del Museo di Arte Moderna GianMaria Lisa, giornalista della redazione Cultura della Rai che, con grande entusiasmo e competenza, s’impegna ad arricchirne la storia.”

Un’esposizione di grande effetto dalla quale si evince il carattere poliedrico di Nanni, che, come introduce il titolo della mostra a lui dedicata, divideva i suoi interessi tra giornalismo e pittura.

Intrise di colore e vita le tempere su carta raffiguranti il Basso Monferrato, contrapposte alle “Pietre di Carta”, rilievi con interventi su carta

Degno di nota l’incarico di regista: era il 1951 quando girò per il produttore Franco Cristaldi il filmato “Dove il pane si chiama vino”, un’espressione che è divenuta per Mombercelli un biglietto da visita.

Nanni Lisa e il giovane operatore torinese Rodolfo Isoardi iniziarono con quello che oggi si chiama backstage” racconta il Parroco, Don Francesco Cartello, “fotografando persone e luoghi, per passare poi alle riprese. Nelle prime immagini del filmato ecco le colline con le vigne splendenti che ci fanno esclamare -Queste sì che erano da Unesco…- Al lavoro si sono alternate le partite a bocce sulla strada polverosa, le bevute, i lavori della vigna con il rito del verderame, la contrattazione, e poi la paura della grandine e delle mille spade ghiacciate che scendono dal cielo: un alternarsi di sentimenti e di ricordi che suscitano il passato delle nostre colline.”

Le porte del Musarmo rimarranno aperte fino al 3 luglio, “ospitando nelle sale” come afferma Anna Virando, “una sua antologia che sarà per molti una vera sorpresa.” 

Apertura: sabato e domenica dalle 16 alle 18. Per visite fuori orario, telefonare al 3384246055 o al 3464798585.

Elisa Grasso