Noi per Asti: “Amazon vuole investire in Piemonte, Asti non si faccia sfuggire questa occasione!”

Una opportunità occupazionale importantissima per l'astigiano.

Più informazioni su

E’ così che Mariangela Cotto e Federico Garrone di Noi per Asti commentano la notizia che Amazon, il colosso delle vendite on line, sta pensando di aprire un polo logistico nel Nord-Ovest.

Amazon.com, tramite il gruppo Vailog Fbh Spa, da tempo si è focalizzata sul Piemonte e che alla prima ipotesi di un centro nel novarese, se ne sono aggiunte altre grazie all’interessamento manifestato dagli organi politici di Biella e Vercelli.

L’opportunità, infatti, si presenta molto allettante, considerato che la struttura di stoccaggio delle spedizioni impiegherebbe un’area di circa 100.000 metri quadrati, garantendo almeno 1.000 posti di lavoro.

“Per Asti questa occasione potrebbe essere unica – proseguono – la nostra città è stata considerata, fin dalle sue origini, un importante crocevia per le comunicazioni e il commercio e tutt’oggi, non meno delle città che si sono candidate, mantiene questa sua natura.Torino dista circa mezz’ora, con la possibilità di raggiungere l’aeroporto di Caselle in un’ora, il porto di Genova non è certamente più distante ed è ugualmente agevole raggiungere Milano con i suoi due aeroporti.

In più, cosa che non possono vantare le altre provincie piemontesi, Asti permette di raggiungere anche la città e Provincia di Cuneo.

Con gli innumerevoli capannoni rimasti vuoti e la carenza di lavoro che attanaglia la nostra città, quella di Amazon.com Inc. è un’occasione che non possiamo perdere”.

La richiesta, quindi, è che l’Amministrazione cittadina si muova sulle orme di quanto già fatto da Biella, invitando ufficialmente i dirigenti dell’azienda statunitense a tenere in considerazione il nostro territorio.

“Si parla sempre di “ponti d’oro” per attirare gli investitori – concludono – ma Asti è, nuovamente e ingiustificatamente, in ritardo”.

Più informazioni su