L’esperienza dell’Ecomuseo BMA nel terzo incontro del ciclo della Fondazione Goria

Dopo i molti applausi dell'incontro in Sala Pastrone con gli studenti che hanno apprezzato il film “Io sto con la sposa” di Gabriele Del grande, continuano gli appuntamenti di approfondimento che la Fondazione ha ideato per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

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Castigliano, Artom, Giobert, Monti, Sella. Questi gli Istituti che hanno partecipato in modo più numeroso agli incontri.

“La geografia umana vista da vicino”, questo il titolo del percorso, si compone di tre incontri che intendono affrontare il tema della migrazione e dell’accoglienza,coinvolgendo di volta in volta testimoni che si impegnano in prima persona nel realizzarla su più fronti.

Il film che racconta la storia vera di un giornalista italiano e un poeta palestinese che decidono di aiutare cinque siriani sbarcati a Lampedusa a raggiungere la Svezia. Per non essere arrestati  metteranno in scena un finto matrimonio e così mascherati, attraverseranno mezza Europa. Un viaggio di 3000 km, ricco di emozioni che mostra un’Europa sconosciuta.Un’Europa transnazionale e solidale.

A introdurre la proiezione è stato Ruben Bianchetti, operatore sociale del PiamOnlus e attore del film, insieme a Marco Goria, Presidente della Fondazione Giovanni Goria.

In molti ricorderanno che proprio dalla Onlus PIAM, prima in Italia a sperimentarla, è partito il progetto pilota d’accoglienza diffusa.

Dopo il filmlargo spazio alle domande dei ragazzi, che interessati e partecipi, hanno offerto molti spunti di discussione ed espresso le loro perplessità su un argomento complesso che ne chiama in causa molti altri. Gli studenti hanno dimostrato con i loro interventi, il desiderio di approfondire e di andare al nocciolo delle questioni, con l’immediatezza tipica della gioventù.

Il 14 aprile, all’Università Il percorso d’approfondimento proseguirà giovedì 14 aprile alle 10 con l’esperienza dell’Ecomuseo BMA. Elisabetta Serra, Presidente dell’ Associazione Basso Monferrato Astigiano, racconterà, a partire dal primo gruppo di richiedenti accolti a Capriglio, l’accoglienza nel nostro territorio. Tra difficoltà e storie di integrazione.

Ultimo appuntamento il 26 aprile con Ernesto Olivero al Teatro Alfieri.

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