Fumo: regole più restrittive negli ambienti dell A.S.L.AT

E’ stato pubblicato il nuovo regolamento per un ambiente libero dal fumo nelle strutture sanitarie  astigiane, dove sono state ridottele aree per gli amanti delle “bionde”. Nuove regole anche per chi fuma durante la guida e sanzioni per chi vende tabacco ai minori. Il divieto è esteso anche alle sigarette elettroniche.

Tempi sempre più duri per i fumatori. E’ stato pubblicato e approvato dalla direzione generale, il nuovo regolamento interno che pone severi divieti e limitazioni alle aree per fumatori. In base al nuovo regolamento che, recepisce la normativa europea in vigore già da alcuni anni, le aree in cui si potrà fumare saranno ridimensionate e circoscritte a pochi spazi nei quali sia i dipendenti sia, utenti e pazienti dovranno utilizzare.

Al personale interno è delegata la funzione di buon esempio così come riportato dal regolamento. Il comportamento dell’operatore sanitario essendo orientato alla tutela e promozione della salute, deve costituire ed essere esempio nei confronti dell’utenza. Lo stesso regolamento, però, stabilisce che nella AslAT agli operatori come agli utenti è vietato fumare in tutti i locali chiusi dell’Azienda salvo che nella stanza a pressione negativa del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura in cui è consentito fumare ai soli pazienti. Il divieto di fumo è esteso a bagni, spogliatoi, magazzini, corridoi, scale ed altri ambienti di collegamento e di servizio. E’ inoltre vietato fumare nell’abitacolo degli automezzi di servizio. Le norme si applicano anche a dipendenti di aziende esterne che espletano attività in appalto.

Alla luce del nuovo decreto, il divieto è inoltre esteso anche alle zone esterne con particolare attenzione nelle zone di passaggio, nelle aree di attesa per le minicar elettriche e nei pressi di apparecchiature elettriche, nonché nelle aree contigue agli ingressi dei presidi ospedalieri e territoriali.

Tuttavia, proprio al fine di favorire il rispetto del divieto nelle aree esterne, il fumo è consentito in zone ben delimitate e segnalate da cartellonistica adeguata che invita a non gettare a terra le sigarette, ma in appositi posacenere collocati allo scopo.

Per quanto riguarda l’Ospedale Cardinal Massaia, l’area consentita al fumo è:

– Terrazza esterna a piano terra adiacente al bar, limitatamente ad area adeguatamente circoscritta distanziata dalle porte d’ingresso, utilizzabile sia dai dipendenti che dagli esterni.

– Aree all’esterno dell’ingresso principale del Presidio e all’esterno della portineria, utilizzabili sia dai dipendenti che dagli esterni.

Per l’Ospedale Valle Belbo:

– Aree all’esterno dell’ingresso principale del Presidio e all’esterno della portineria, utilizzabili sia dai dipendenti che dagli esterni.

Per la sede amministrativa Don Bosco:

– Il corridoio di uscita pedonale dal cortile interno dell’ex Don Bosco verso il cancelletto di via Conte Verde, utilizzabile sia dai dipendenti che dagli esterni.

Per i Presidi distrettuali, le Case della Salute ed altre sedi territoriali, la regolamentazione delle aree esterne è demandata all’iniziativa dei rispettivi Responsabili di Struttura.

Le zone aree esterne citate in cui vige il divieto, comprese le aree esterne, sono segnalate mediante appositi cartelli recanti i riferimenti di legge e corredate di informazioni sulla sanzione e sui delegati alla vigilanza.

Alla luce dei pareri espressi dalla comunità scientifica il divieto di fumo è esteso anche alla sigaretta.
Secondo la normativa vigente i trasgressori al divieto di fumo sono soggetti ad una sanzione pecuniaria amministrativa che va da 27,50 a 275 euro.

La sanzione diviene doppia (da 55 a 550 euro) nel caso in cui la violazione del divieto avvenga in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o di lattanti o di bambini fino a dodici anni di età.

I soggetti chiamati funzionalmente o istituzionalmente (per legge, regolamento o disposizioni amministrative) a vigilare sul rispetto del divieto di fumo, in caso di mancata ottemperanza al loro compito, sono soggetti ad una sanzione pecuniaria amministrativa che va da 220 a 2.200 euro.

Ma non finisce qui. La normativa europea in materia, prevede divieti mirati a proibire il fumo al conducente di autoveicoli, in sosta o in movimento e ai passeggeri a bordo degli stessi in presenza di minori di anni di 18 anni e di donne in stato di gravidanza. Ma pone anche divieto di vendita ai minori dei prodotti di tabacco.