Studio Confartigianato: Ristagna la domanda per investimenti macchinari e costruzioni

Da uno studio di Confartigianato emerge come la domanda per investimenti macchinari e costruzioni ristagni e in dieci anni si siano persi investimenti per 92,5 miliardi €

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L’analisi delle valutazioni definitive dell’Istat sui conti nazionali al quarto trimestre del 2015, evidenzia che su base annua il PIL in volume è aumentato dello 0,8%, in positivo dopo tre anni consecutivi di flessioni; sul lato della domanda interna nel 2015 si registrano, variazioni positive nella spesa delle famiglie (0,9%) e negli investimenti fissi lordi (0,8%) sostenuti però solo dai mezzi di trasporto (+19,7%) che spiega il 99,1% dell’intera variazione del totale degli investimenti, mentre ristagnano l’accumulazione di capitale in macchinari e costruzioni(solo +0,1% nel loro totale), con una diminuzione dello 0,5% degli investimenti in costruzioni bilanciata dall’aumento dell’1,1% per macchinari e attrezzature.

L’ancora debole domanda del 2015 si inquadra in una prospettiva di forte crisi nell’ultimo decennio (2005-2015) nel quale gli investimenti in Italia sono crollati del 26,3% – in valore assoluto equivalente ad una riduzione di 92,5 miliardi € a prezzi 2010 – un ritmo di flessione multiplo rispetto al -3,5% registrato nell’Eurozona.

Le principali tendenze dell’accumulazione di capitale dell’economia italiana vengono esaminate nel report dell’Ufficio studi “Il ritardo della ripresa degli investimenti” che analizza gli andamenti con confronti internazionali e nelle regioni italiane.

In particolare il lavoro esamina la caduta degli investimenti pubblici e gli incentivi alla spesa privata, quali il bonus per ristrutturazioni e risparmio energetico e i superammortamenti. Nel lavoro si sottolinea il consenso di primarie organizzazioni internazionali – quali Banca centrale europea, Ocse e Fondo Monetario Internazionale – per il ritorno a politiche pubbliche che stimolino la domanda di investimenti.

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