Sempre più grave il disagio abitativo e il problema casa degli italiani

Il disagio abitativo e il “problema casa” vissuto da sempre più famiglie ha ormai raggiunto in Italia un livello critico, correndo anche il rischio - come dimostrano le cronache di questi giorni – di prestarsi a facili strumentalizzazioni che non risolvono il cuore del fenomeno.

Lamenta Gianpaolo Demartini, Segretario generale Sicet Cisl Alessandria-Asti, il sindacato che tutela ed assiste gli inquilini: “Il difficile accesso alla casa e l’impossibilità di condurre la propria esistenza in condizioni abitative dignitose, rappresenta uno tra i problemi più gravi, causa di sempre maggiore esclusione sociale, per molte persone e famiglie, italiane e straniere. Sempre di più, i costi dell’abitare incidono pesantemente nella gerarchia dei consumi delle famiglie, soprattutto quelle con reddito medio-basso, determinando rilevanti problemi economici e rappresentando un vero e proprio freno per la crescita del Paese”,

Il problema della mancanza e dell’inadeguatezza degli alloggi si è aggravato anche a causa della mancanza di risorse destinate all’edilizia residenziale pubblica.

“Dagli ultimi dati – riflette Segio Didier, Segretario generale Cisl Alessandria –Asti – emerge che l’Italia è terz’ultima in Europa in termini di peso delle abitazioni sociali sul patrimonio abitativo, superata soltanto da Portogallo e Spagna. Si evidenzia quindi la necessità di adottare misure strutturali, per mostrare una volontà d’inversione di tendenza, dopo anni di totale disinteresse e di fallimento dei recenti provvedimenti legislativi in materia di welfare abitativo”.

Sulla base dei comuni valori cristiani e di solidarietà sociale, Caritas Italiana, Cisl e Sicet (Sindacato Inquilini, Casa e Territorio), hanno realizzato un’indagine nazionale sul fenomeno del problema casa in Italia, con lo scopo di rilevare e approfondire la presenza di vecchi e nuovi fenomeni di disagio abitativo, nell’universo dei servizi Cisl-Sicet/Caritas, anche alla luce della crisi economico- finanziaria che ha colpito per diversi anni il nostro paese.

L’indagine, pubblicata per le Edizioni Lavoro con il titolo “Un difficile abitare” (W. Nanni, M. Auriemma, M. Petterlin), ha coinvolto un campione rappresentativo di utenti dei Centri di Ascolto Caritas e degli sportelli Sicet, nelle principali aree metropolitane del paese.

Il volume riporta nella sua parte finale una serie di raccomandazioni e proposte, rivolte alle amministrazioni pubbliche, alle realtà produttive, al terzo settore, alla comunità civile ed ecclesiale nel suo complesso. Anzitutto vengono avanzate delle istanze di carattere generale “per l’abitare sociale e l’uso sostenibile del territorio”.

Inoltre vengono individuati alcuni “obiettivi di politica nazionale per la casa”, con lo scopo di promuovere azioni di tutela verso gli sfrattati e dar vita ad un Piano per l’edilizia pubblica finalizzato ad aumentare l’offerta di alloggi accessibili. Andrebbe altresì rivista la legge 431/98 con l’obiettivo di ridurre i canoni di locazione.

Infine, andrebbe salvaguardato e rigenerato il patrimonio di edilizia pubblica, ponendo al centro efficienza energetica, sostenibilità ambientale e qualità insediativa, destinando le abitazioni alla locazione con canoni sostenibili.

Gli esperti del SICET sono a disposizione per fornire risposte e sciogliere dubbi a tutti coloro che hanno problemi abitativi presso gli uffici  presenti nelle sedi CISL della provincia di Alessandria ed Asti: ad Alessandria in via Tripoli 14 (tel. 0131-204735), Acqui Terme, Arquata Scrivia, Casale Monferrato, Gavi, Novi Ligure, Ovada, Tortona, Valenza ed Asti in via XX Settembre 10 (tel. 0141 530266).