Nel 2015 l’export del Piemonte corre più delle altre regioni: +7% rispetto al 2014

Nel 2015 il valore delle esportazioni piemontesi ha raggiunto i 45,8 miliardi di euro, registrando un incremento del 7,0% rispetto al 2014.

Si sono registrate dinamiche positive in tutti e quattro i trimestri dell’anno: alla variazione del +5,6% del I trimestre 2015 hanno, infatti, fatto seguito quelle del +13,6% e del +6,9% del II e III trimestre dell’anno. Nel periodo ottobre-dicembre 2015, infine, l’export piemontese è cresciuto ad un ritmo più moderato, +2,2% rispetto al corrispondente periodo del 2014.

Anche sul fronte delle importazioni il 2015 ha registrato un incremento rispetto all’anno precedente (+6,4%); il valore dell’import piemontese di merci è risultato pari a 29,7 miliardi di euro.
Il saldo della bilancia commerciale rimane, dunque, di segno positivo, raggiungendo i 16,1 miliardi di euro, a fronte dei 14,9 miliardi registrati nel 2014.

“Il 2015 si è chiuso con un ottimo risultato per il nostro export, che ancora una volta ci regala performance superiori alla media nazionale, a conferma della vocazione internazionale del Piemonte e della qualità che connota i nostri prodotti in tutti i principali settori, dal tessile all’automotive, dall’alimentare alla meccanica – commenta Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte -. Il sistema camerale piemontese è da sempre al fianco delle imprese per sostenerle nei loro processi di internazionalizzazione, con un’attenzione speciale verso quelle più piccole e meno strutturate, che muovono i primi passi sui mercati esteri: penso a tutti i servizi che forniamo nell’ambito della rete europea Enterprise Europe Network, dalle company mission all’estero agli incontri b2b con potenziali partner internazionali; alle attività del nostro Sportello Europa, attivo presso tutte le Camere di commercio piemontesi, che fornisce supporto e orientamento relativamente a politiche, finanziamenti e normative dell’Unione europea; e ancora, all’opera di promozione delle eccellenze piemontesi nel mondo e di attrazione di investimenti produttivi che portiamo avanti, insieme alla Regione Piemonte, tramite il Ceipiemonte, primo organismo regionale italiano dedicato all’internazionalizzazione del territorio”.

L’incremento realizzato dalle esportazioni regionali è superiore rispetto al dato medio italiano (+3,8%). Disaggregando il dato nazionale, si rileva un andamento positivo per tutte le diverse ripartizioni territoriali, ad eccezione dell’Italia insulare (-7,3%). L’Italia meridionale ha registrato la crescita più ampia (+10,2%), seguita dal nord-est (+4,7%), centro (+4,0%) e nord-ovest (+2,7%).

Nel corso del 2015 tra le principali regioni esportatrici la performance migliore è stata realizzata proprio dal Piemonte, seguito da Veneto (+5,3%), Emilia Romagna (+4,4%), Toscana (+3,2%) e Lombardia (+1,5%) . Il Piemonte si è confermato, dunque, la quarta regione esportatrice, con una quota pari all’11,1% delle esportazioni complessive nazionali, in aumento rispetto al 10,7% del 2014.

Nel 2015 il trend espansivo dell’export ha coinvolto quasi tutti i principali comparti delle vendite piemontesi all’estero. Le esportazioni di mezzi di trasporto sono cresciute del 16,0% rispetto al 2014, incremento sostenuto in maggior misura dagli autoveicoli (+33,0%) e dagli aeromobili (+23,7%). La componentistica autoveicolare, pur registrando una crescita delle vendite oltre confine (+3,3%), ha manifestato un trend più contenuto. Il settore dei mezzi di trasporto si è confermato, quindi, anche nel 2015, il primo comparto per rilevanza rivestita sul totale dell’export regionale (26,8%). Al secondo posto troviamo le esportazioni della meccanica, che rappresentano il 18,5% del totale piemontese, e sono aumentate dell’1,8% rispetto all’anno precedente. Le vendite all’estero di prodotti alimentari piemontesi si sono incrementate del 2,6%, attestandosi a 4,5 miliardi di euro. I prodotti del tessile e abbigliamento, che si collocano in quarta posizione con una quota del 7,5% dell’export regionale, hanno manifestato, in termini di vendite oltre confine un incremento significativo rispetto al 2014 (+9,4%). Positivo l’andamento dell’export degli articoli in gomma e materie plastiche (+3,3%), mentre appare ancora deludente la performance manifestata dal comparto dei metalli (-2,0%).

Analizzando la destinazione delle vendite piemontesi oltre confine, si osserva come il principale bacino di riferimento risulti, anche nel 2014, l’Ue 28, che convoglia il 54,6% dell’export della nostra regione, contro il 45,4% destinato ai mercati extra-Ue 28. Va evidenziato, tuttavia, come il peso dei mercati comunitari si sia progressivamente ridotto, perdendo 3 punti in un solo anno (era il 57,5% nel 2014).

L’andamento delle vendite di prodotti piemontesi verso i Paesi comunitari è stato positivo anche nel 2015 registrando una crescita dell’1,5% rispetto all’anno precedente. La dinamica positiva è stata frutto di una crescita delle esportazioni verso la Germania (+2,9%), primo partner commerciale della regione, la Francia (+3,6%) e la Spagna(+4,9%), che è diventata il terzo partner commerciale europeo, superando il Regno Unito: le vendite verso quest’ultimo Paese si sono invece contratte del 2,8% rispetto al 2014. Una flessione ha segnato anche l’export verso la Polonia (-10,3%) e il Belgio (-2,8%), mentre è risultato in crescita quello verso la Romania (+11,0%).

Le esportazioni piemontesi dirette ai Paesi extra-Ue 28 hanno mostrato, nel corso del 2015, un trend espansivo di intensità decisamente superiore rispetto a quello evidenziato per i mercati dell’Unione europea, crescendo del 14,5%, contro il 2,7% registrato nel 2014. Sono risultate molto positive le dinamiche dell’export verso gli Stati Uniti (+59,2%), la Turchia (+16,1%) e la Svizzera (+5,8%), mentre hanno vissuto un’intensa contrazione quelle verso la Cina (-12,4%), il Brasile (-4,9%) e la Russia (-25,6%).