”Lavori in corso” per il convegno sul vino al Parco La Court

Si è svolto oggi il primo sopralluogo presso la Cascina La Court dell’azienda vitivinicola Chiarlo per l’organizzazione del convegno conclusivo del progetto “Valorizzazione delle Architetture del Vino attraverso attività di catalogazione, educazione e fruizione”, finanziato ai sensi della Legge 77/2006.

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Al sopralluogo erano presenti Robero Cerrato, direttore dell’’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e Patrizia Borlizzi di SiTI, Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione, oltre ai proprietari dell’azienda Michele, Stefano e Laura Chiarlo responsabile dell’organizzazione del convegno conclusivo al Parco La Court.

Il progetto, che vede coinvolte molte associazioni locali, prevede attività di sensibilizzazione ai temi UNESCO rivolta ai ragazzi delle scuole e di censimento del patrimonio vitivinicolo, e si concluderà con un convegno finale nell’ottobre 2016 .

Nell’insieme delle attività culturali legate al paesaggio del vino, l’Associazione Orme su La Court è stata inserita nel gruppo portante, rivisto nello sviluppo delle attività legate alla legge 77/2006. Il Parco sarà la sede del convegno conclusivo – giornata del patrimonio – in cui verranno presentati tutti i risultati. “Un ringraziamento – commentano in casa Parco La Court – particolare a Annalisa Conti: il tuo esempio è per noi è gioia nel seguire un’orma..”

Se del lato artistico e di quello vinicolo si è ampiamente parlato, rimane un altro aspetto che non si può tralasciare quando si racconta ciò che è il Parco Artistico Orme su La Court: il suo lato “sociale”. Questo aspetto ha un’importanza che forse supera quella di tutti gli altri, perché il Parco è una realtà fatta “sul” territorio e “per” il territorio, quasi come fosse un atto d’amore e di riconoscenza verso quelle colline piemontesi su cui si fonda il lavoro quotidiano, e la fortuna, della Michele Chiarlo.

E non lo si potrebbe capire fino in fondo se non ci si mette in quest’ottica,per quanto la Famiglia Chiarlo  è chiamata a presentare ad inizio del Convegno Conclusivo

Ecco i progetti fiore all’occhiello del Parco La Court.

“Vivere La Court 2016”

Il Monferrato, con le sue colline magnifiche, le sue tradizioni secolari e le sue bellezze, ha trovato, oggi, nel progetto Vivere La Court, promosso e portato avanti dalla Michele Chiarlo e dal Parco Artistico Orme su La Court, un’iniziativa che ha subito generato entusiasmo e condivisione da parte di tutto un grande Territorio,questa è l’azione vincente: la condivisione! Che porta alla conoscenza.

Le Langhe hanno  preso bene parte al progetto ,dimostrando grande partecipazione e interesse.

Immediate sono arrivate le collaborazioni dei Comuni vicini: Castelnuovo Calcea, con il sindaco Roberto Guastello; Vinchio, con il sindaco Andrea Laiolo; Vaglio Serra, sindaco Cristiano Piergiuseppe Fornaro; Mombercelli, sindaco Luigi Torchiano; Cortiglione, sindaco Giglio Brondolo.

Cuore del progetto è stata l’ideazione e la realizzazione di una serie di percorsi per il trekking, il nordic walking e il cicloturismo, che si snodano all’interno del parco Orme su La Court e nei Paesi appena citati, arrivando fino alla Val Sarmassa.

A coinvolgere ancor più i visitatori sul territorio, seguendo lo sviluppo delle tecnologie di oggi, è in fase di realizzazione un’Applicazione apposita. Un ulteriore esempio dell’ampio respiro dell’iniziativa, che si configura anche come un invito per le future generazioni a portare avanti i valori fondamentali della conoscenza.

Scaricando l’Applicazione sul proprio smartphone, chiunque potrà essere guidato attraverso il Parco da un’audio guida che racconta in undici “tappe” la storia de la Court, le opere d’arte che vi si trovano e le caratteristiche della zona. Una zona che dalla sommità del Parco si può abbracciare in uno sguardo, ammirando colline, vigneti e paesi circostanti, tutti facenti parte del territorio dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, prestigioso riconoscimento che ha ancor più valorizzato e promosso il vino e la sua filiera di produzione.

Come ha sentitamente sottolineato Giorgio Ferrero, Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte: “L’esempio del progetto in corso, promosso dalla Famiglia Chiarlo coinvolgendo il proprio territorio, è una delle esperienze più significative e originali nel panorama dei territori riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità, perché ha saputo coniugare la tutela del paesaggio, l’espressione artistica e il coinvolgimento delle persone, donando nuove opportunità di sviluppo”.

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