E’ bufera politica sulla nomina di Carlo Camisola a commissario della Casa di Riposo Città di Asti

Aria di bufera sulla Casa di Riposo città di Asti.

Dopo la dimissione in blocco del consiglio di amministrazione, arrivata lo scorso anno, dopo aver “bruciato” la candidatura di Mariangela Cotto come commissario straordinario della struttura, ritenuta inammissibile da parte della Regione Piemonte, continuano le polemiche sulla nomina di Carlo Camisola a commissario, giunta il 29 febbraio scorso.

“Dopo aver invitato i cittadini di buona volontà a proporre il proprio curriculum per la carica di commissario alla Casa di Riposo Città di Asti, il sindaco Brignolo avrebbe inviato in Regione un solo curriculum dichiarando invece al Consiglio Comunale che tutti e nove i curricula erano stati inoltrati – dichiara Angela Quaglia – La smentita dell’assessore regionale evidenzia un precedente gravissimo. Da che mi ricordi, non era mai successo che il Sindaco mentisse al Consiglio Comunale e su una questione, peraltro, molto facilmente verificabile. Se l’Italia fosse un Paese anglosassone, le dimissioni sarebbero inevitabili”.

Anche il curriculum del candidato lascia aperti molti interrogativi: “Se andiamo al curriculum del prescelto notiamo che certifica un Dottorato presso la libera e privata università di Herisau, in Svizzera – continua la Quaglia – incuriosita, sono andata a documentarmi e la scoperta mi ha lasciato “di sale”. La libera e privata Università di Herisau offre corsi on line, non ci sono esami e si va una volta sola a discutere la tesi..

Ma c’è di più. La stessa università dice che “ i titoli conferiti impegnano solo l’Università stessa che li rilascia a titolo libero e privato.Quindi: il titolo rilasciato dall’università libera e privata Herisau non è assolutamente riconosciuto in Italia dal Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica, che già nel 1993 ha invitato, con la circolare 1115 del 16/6/1993 a non avere rapporti con una serie di istituzioni private non accreditate, tra cui rientra la Herisau. La laurea Herisau , quindi, è una bufala? E qual è allora la vera ragione della designazione effettuata? Credo che la città abbia diritto a qualche spiegazione”

“Sarebbe opportuno conoscere il curriculum presentato dal nuovo commissario della Casa di Riposo Città di Asti, curriculum che tra l’altro ha portato l’attuale commissario ad essere scelto in via preferenziale rispetto ad altri candidati – rincara Marco Bona, Lega Nord – qualora emergesse che nel curriculum presentato si dichiarasse un titolo di studio ottenuto nella ‘Libera Università di Herisau, vorremmo rimarcare che tale ‘università’ è nella black list del Ministero dell’Istruzione”.

“Scopriamo che l’unico curriculum inviato dal Sindaco è quello di Giuseppe Carlo Camisola, poi nominato commissario dalla Giunta regionale il 29 febbraio. Dunque, in barba a ciò che ha dichiarato pubblicamente, Fabrizio Brignolo ha gettato con disinvoltura nel cestino le candidature delle altre otto persone che si erano fatte avanti” commentano amareggiati e sbalorditi i consiglieri comunali Davide Giargia e Marcella Serpa del Movimento 5 stelle – riteniamo si tratti di un fatto estremamente grave, che tra l’altro getta ombre sulla gestione di questa e di altre vicende cittadine, e pretendiamo che il Sindaco ne risponda agli astigiani. Ai consiglieri comunali, cui durante la seduta del Consiglio del 2 marzo scorso, Davide Giargia ha letto la lettera della Regione, Fabrizio Brignolo non ha fornito alcun commento o spiegazione”.

Nomina che scuote polemiche anche a livello regionnale: “L’assessore Ferrari ha dichiarato di aver ricevuto un solo curriculum in merito alla nomina del nuovo commissario della Casa di Riposo Città di Asti, nonostante dal territorio giungano notizie contrastanti circa il numero di candidati effettivi. All’assessore chiedo di approfondire la questione per verificarne la correttezza”: così Alessandro Benvenuto, consigliere regionale della Lega Nord, sulla nomina appena effettuata.

“Questa – afferma il segretario provinciale del Carroccio Andrea Giaccone – è solo l’ennesima prova della superficiale gestione della Città che il sindaco Brignolo porta avanti da anni. Ci chiediamo se, di fronte a questa ennesima figuraccia, non sia il caso che il sindaco faccia un dignitoso passo indietro”.

Alessandro Franco