Dopo il 730 precompilato, i Caaf di Confartigianato si preparano a nuove sfide

Il 2015 non è stato un anno facile per i centri di assistenza fiscale. La novità della dichiarazione dei redditi precompilata, introdotta dal Governo Renzi, ha lasciato il segno su tutti i Caaf, compreso quello di Confartigianato che opera sul territorio nazionale tramite le sue 114 società di servizio in convenzione.

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Gli effetti negativi della riforma si sono visti anche nel calo del numero delle dichiarazioni elaborate. Una flessione comune ad altri Caf e diretta conseguenza della repentina introduzione di troppe novità, a cui gli operatori ed i contribuenti non erano abituati. Ora, però, Confartigianato punta a rilanciare l’attivita’ ed il ruolo dei Caaf. E così, a febbraio, i vertici di Confartigianato e del Caaf nazionale si sono confrontati con il sistema associativo e con i rappresentanti dell’Amministrazione finanziaria per trarre un bilancio dell’attività dell’ultimo anno e individuare le prossime mosse sul fronte della campagna fiscale 2016.

La sfida che attende i Caaf consiste nel potenziare qualità, gamma, efficienza e produttività dei servizi agli imprenditori, alle loro famiglie, e in generale, ai contribuenti, in una logica di stretta condivisione con le attività di Confartigianato Persone. “Abbiamo in mente ,un modello organizzativo di erogazione dell’assistenza il più possibile indiretta, cioè tramite un primo e unico appuntamento con il cliente che porta la documentazione e al quale si elabora il 730, glielo si consegna e si fattura la prestazione.

Questa modalità consentirebbe una razionalizzazione e un risparmio delle risorse e quindi lo riteniamo più efficace per affrontare la sfida con i competitor. Abbiamo pensato anche ad una politica incentivante che rappresenta un cambio di passo notevole rispetto a quanto è stato adottato dal Caaf Confartigianato in rapporto alle sue società di servizi nei 20 anni di attività dei Caaf”.

Nuovi impegni per i Caaf, quindi, anche alla luce delle prospettive annunciate dall’Amministrazione finanziaria. Paolo Savini, Direttore centrale gestione tributi dell’Agenzia delle Entrate, intervenuto dalla sede nazionale in collegamento streaming con le Associazioni del Sistema Confartigianato in tutta Italia, ha spiegato che la strada delle dichiarazioni precompilate è tracciata e non si torna indietro: “Nel 2016 è previsto un ulteriore sviluppo della dichiarazione precompilata con l’acquisizione di nuove informazioni da inserire in dichiarazione. Questo comporta per i soggetti, tra cui gli imprenditori, uno sforzo di trasmissione dei dati. Il nostro impegno è quello di non chiedere dati che non siano indispensabili e di chiedere dati che possano essere già registrati sui propri sistemi informativi per altre finalità, anche proponendo alcune semplificazioni normative come alcune che sono già state indicate nella Legge di stabilità”.
Insomma, per i Caaf si è aperta una stagione di forte impegno: la sfida consiste nel non rassegnarsi al ruolo di intermediari, ma di rilanciarsi come protagonisti sul mercato associativo della rappresentanza di Confartigianato.

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