Da Lucio Tomalino a Mauro Forno: l’Israt ha un nuovo presidente

L'Israt ha un nuovo presidente: dopo 31 anni Lucio Tomalino lascia il posto a Mauro Forno, suo vice negli ultimi quattro. 

Più informazioni su

Il partigiano Vetta (II Divisione Autonoma Langhe, Brigata Rocca d’Arazzo) si è dimesso alla soglia dei 90 anni, ricordando nei giorni scorsi all’Assemblea consortile che il lungo impegno nell’Istituto “è stato un doveroso omaggio alla Resistenza, ai suoi caduti e partecipanti”.

Ma il suo non sarà un addio definitivo: riconoscendogli di “essersi particolarmente distinto nella costante promozione e valorizzazione delle finalità e attività dell’Israt”, i sindaci lo hanno nominato presidente onorario. Subito dopo hanno approvato all’unanimità la candidatura di Mauro Forno, insieme al suo programma, illustrato in sala, e alla composizione del Consiglio di amministrazione che opererà con lui.

Il neopresidente, docente di storia all’Università di Torino, 48 anni, frequenta il centro studi di corso Alfieri dal 1994, dove per quattro anni ha svolto l’attività di ricercatore per poi entrare a far parte del Cda e del Comitato Scientifico, oltre ad assumere la carica di coordinatore (tuttora ricoperta) della redazione della rivista “Asti contemporanea”.
Tra gli obiettivi del suo programma di amministratore c’è quello di “consolidare il ruolo e la capacità di proposta e di indirizzo dell’Israt dentro all’Istituto nazionale”, nel cui Cda il direttore Mario Renosio è presente dall’anno scorso, “confermare la qualità dei servizi erogati, supportare le attività attraverso la ricerca di finanziamenti ordinari e su progetto, operare in sintonia con istituzioni e associazioni del territorio, incrementare ulteriormente il numero di Comuni consorziati”: l’ultimo, il 53°, è Monale.

Nel Cda lavoreranno con Forno tre membri “uscenti” (Carlo Berruti, già vicesegretario generale della Provincia, Maria Grazia Bologna, insegnante in congedo, Tullio Dezani, vicequestore vicario a riposo) e una “new entry”: Alessandro Cerrato, già vicesindaco a San Damiano.

L’Assemblea consortile, presieduta da Giorgio Gilardetti, ha inoltre approvato all’unanimità i bilanci consuntivo 2015 e preventivo 2016 con il collegato programma di attività (corposo nonostante un sensibile taglio di finanziamenti) illustrato dal direttore Renosio. Tra le novità attese per quest’anno, la pubblicazione dei diari inediti del generale Angelo Gatti e il censimento delle stragi tedesche in Italia: ricerca, che l’Israt svolgerà con altri istituti storici, finanziata dal governo tedesco per ricostruire l’uso della violenza sulle popolazioni civili nella seconda guerra mondiale.

Un altro studio, sempre di respiro nazionale, riguarderà il contributo dei partigiani meridionali nella Resistenza piemontese, mentre a livello locale, sotto al titolo “Una Repubblica fondata sul lavoro”, saranno ricostruite storie e memorie delle fabbriche (Way-Assauto, Morando, Facis, ecc.) scomparse per sempre dalla mappa produttiva.

Più informazioni su