Tra ricordi di famiglia e storia dell’industrializzazione della nostra città, è stata ricostruita una vicenda esemplare della Asti “migliore”, fatta di capacità imprenditoriali e di valori etici e solidaristici, condivisa peraltro a vari livelli da molti degli spettatori convenuti. A conclusione della relazione sono state proiettate foto storiche sia della famiglia che dell’azienda. Infine Luigi Garrone, decano dei giornalisti astigiani, ha regalato alla Biblioteca due preziosi volumi pubblicati nel 1959, in edizione limitata numerata, dedicati ai capitani di industria, tra i quali compare anche Antonio Griffa.
A conclusione dei dieci incontri in calendario, l’iniziativa della Biblioteca conferma la validità del modello proposto, che dà spazio alla “Cultura a km zero” – slogan ideato da Mario Tanino, da sempre maestro di cerimonie degli incontri. Da segnalare il sostegno garantito all’iniziativa dall’associazione di volontariato culturale “L’AltrAAsti” e il prezioso contributo visivo offerto da tutti gli artisti che hanno esposto le proprie opere durante gli appuntamenti.
Passepartout en Hiver chiude e lascia spazio all’edizione estiva, ma non si escludono sorprese legate a questa fortunata formula.