Angela Quaglia: ”Sull’Enofila non mi rassegno, Asti non può perdere un altro treno!”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Angela Quaglia che ritorna sulla questione Enofila.

“Sono già trascorsi altri dieci giorni da quando, dopo l’approvazione dell’emendamento sull’Enofila al Bilancio di Previsione 2015, (proposto dalla sottoscritta) scrivevo una lettera aperta al Sindaco (clicca qui per leggerla ndr) invitandolo a prendere in seria considerazione l’ipotesi di trasformare il contenitore dell’Enofila in un’area destinata a ospitare produzioni cinematografiche.

In questi dieci giorni non è successo nulla e spiace considerare che volte il silenzio è più eloquente di molte parole! Io però non mi rassegno a che Asti perda un altro “TRENO”!

Esiste un progetto agli atti del Comune (elaborato da persone molto autorevoli) che prevede, come avevo sommariamente spiegato la volta scorsa, l’utilizzo di una parte del contenitore dell’Enofila per l’insediamento di un polo cinematografico che promuova il vino e valorizzi la città, i suoi palazzi e musei, il suo centro storico e il territorio circostante, dalle colline alle cantine della nostra Provincia.

E’ un progetto che non costerebbe un euro agli enti locali: la possibilità è quella di attingere a fondi europei e coinvolgere Film Commission Torino Piemonte, di cui Asti diventerebbe il secondo polo piemontese.

Non pretendo che il progetto piaccia a tutti: credo, però, che gli astigiani abbiano il diritto di conoscere il progetto (almeno nei suoi tratti più significativi) e di promuoverlo o di bocciarlo CONSAPEVOLMENTE.

Credo che un modo per valutare l’interesse della città al progetto sia quello di esaminarlo nella conferenza capigruppo del Consiglio Comunale, aperta per una volta alla città. Se il progetto piacerà, il Sindaco avrà un mandato pieno ad andare avanti nel proporre, alla Regione e a Film Commission, la volontà della città di attrezzarsi a diventare un luogo che, attraverso il cinema e le produzioni per la televisione, si offre come luogo turistico di eccellenza con tutte le ricadute economiche che ciò può comportare.

Se, invece, il progetto non incontrerà il favore della città, ne prenderò atto e dovrò tristemente riconoscere che la conservazione e le idee “stagionate” hanno prevalso.

Mi auguro di poter quanto prima vedere la convocazione della riunione di cui parlo. Tra dieci giorni, altrimenti, sarò costretta a tornare sull’argomento.

Con viva cordialità.”

Angela Quaglia