Tanto dialogo ed utile confronto nell’incontro promosso dall’Associazione Missione Autismo di Asti

L'Associazione Missione Autismo di Asti ha organizzato un importante incontro con le istituzioni che ha avuto un esito positivo.

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“Ringraziamo tutti i numerosi partecipanti – comunicato i referenti dell’Associazione – ed esprimiamo viva soddisfazione per aver riunito e dialogato con soggetti istituzionali così autorevoli”.

Per l’Asl erano presenti il direttore della neuropsichiatria infantile dr. Brovida, il neo direttore della psichiatria adulti dr.sa Corbascio, il direttore cure domiciliari dr.Francesconi, la dr.sa Biamino del Nucleo Disturbi pervasivi dello sviluppo, il direttore del CISA dr.sa Begheldo, per il Comune di Asti le dott.sse Valente e Giavelli, per l’ufficio scolastico provinciale la Professoressa Gado, per il Polo Tecnologico provinciale per il sostegno il professor Amerio, i Referenti bes degli istituti comprensivi di Costigliole e Villanova, le assistenti sociali del CISA e COGESA, la presidente del Coordinamento Autismo Piemonte sig.ra Benedetta Demartis, presidenti e rappresentanti delle associazioni “Genitori contro autismo di Canelli”, “ Il Sole dentro” di Alessandria , “Ager’s” di Incisa Scapaccino.

Tra gli argomenti più importanti affrontati, è stata evidenziata la necessità di elaborare il Piano educativo individualizzato (PEI) come prevede la legge, cioè entro 60 giorni dall’inizio della frequenza, mentre per esigenze organizzative scolastiche, attualmente il PEI è redatto entro marzo.

Questo strumento è essenziale per descrivere il funzionamento del bambino/ragazzo e le strategie educativi utilizzabili per l’abilitazione sociale e la didattica, da condividere fra tutti i docenti della classe, il referente sanitario, la famiglia, i terapeuti pubblici o privati, gli assistenti, eventuali consulenti o tutor indicati dalla famiglia. Nel PEI, se ben costruito, è indicato il progetto di vita, gli obiettivi e gli strumenti per raggiungerli, quindi è uno strumento indispensabile e non un obbligo burocratico fine a se stesso.

Nel corso dell’incontro, i rappresentanti dell’Asl hanno annunciato che è stato incrementato il nucleo DPS con la figura professionale mancante e quindi sarà possibile rendere più funzionale il nucleo stesso e che, gradualmente, esiste un piano per sostituire quelle figure che sono andate in pensione negli ultimi anni, che sono state investite risorse in formazione specifica, test ADOS, e referenti specializzati in psichiatria adulti, che si formeranno e collaboreranno con il centro di riferimento per il Piemonte del dr. Keller.

Benedetta Demartis, presidente del Coordinamento Autismo Piemonte, ente cui l’AMA fa parte, ha informato i presenti sulle iniziative del coordinamento in tema di formazione, con il prossimo avvio a Torino del Master universitario in figure specializzate in analisi del comportamento (A.B.A) e sull’andamento del tavolo autismo della Regione Piemonte, cui partecipano i direttori delle NPI di riferimento del Piemonte, i funzionari regionali della Sanità, il dr. Arduino ed il dr. Keller . Nell’ultima riunione del tavolo, tenutasi il 15 dicembre scorso, si è discusso su come individuare il percorso terapeutico standard, partendo dalla formazione dei genitori coinvolgendo gli insegnanti di sostegno ed individuando un rappresentante della scuola specializzato in autismo.
In questa operazione, è stato chiesto alle associazioni di comunicare in tabelle appositamente impostate esempi di percorsi riabilitativi, realizzati con o senza convenzione e/o con affido educativo. Informa anche che il coordinamento sta realizzando un servizio con la Fondazione di Promozione Sociale di Torino per le associazioni aderenti in tema di diritti esigibili, facendo scuola sulle modalità di richiesta di cure e prestazioni socio sanitarie che non sono automaticamente riconosciute dalle istituzioni, Asl, Comuni e Consorzi, ma devono essere appositamente richieste, e meglio se sono assistite dalle associazioni.

Infine, alcuni genitori dell’Associazione hanno lamentato che “le visite di revisione effettuate dalle commissioni medico legali presso l’Inps, sono svolte in modo superficiale, senza lo specialista previsto per legge e senza consentire la partecipazione dello specialista nominato dalla famiglia. Questa grave violazione costringere la famiglia a perdere molto tempo e soldi per il ricorso o una nuova istanza di revisione. Al riguardo è necessario che l’Associazione richiami presso le Commissioni medico legali il rispetto della normativa sull’autismo, ed in particolare una circolare dell’Inps che cancella la visita di revedibilità per persone con autismo. Anche le Asl sono pregate di redigere diagnosi più dettagliate per illustrare ai medici delle commissioni Inps come si manifesta la totale mancanza di autonomia di relazione in una persona con autismo.”

L’incontro si è concluso con l’intenzione di costituire a breve termine un tavolo apposito per l’analisi del PEI, con l’obiettivo di individuare esempi concreti positivi che potrebbero essere utilizzati come modelli, ed un tavolo per le modalità di approccio all’autismo adulti, al momento molto in difficoltà per l’enorme ritardo accumulato dalla mancanza di attenzione verso l’abilitazione dopo i 18 anni che migliorerebbe moltissimo le condizioni di vita della persona, della sua famiglia, con una considerevole riduzione dei costi sociali nel lungo termine.

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