L’azienda astigiana, rappresentante nell’occasione dalla presidente Giovanna Beccuti, dall’amministratore delegato Paolo Golzio, dal dirigente dell’Igiene Urbana Gianluigi Masino e dal responsabile del Personale Davide Giacosa, ha convocato i rappresentanti della stampa locale per illustrare i motivi e le conseguenze della gara d’appalto persa per la raccolta rifiuti nell’area Nord Ovest dell’Astigiano.
Il motivo che ha portato l’Asp a perdere il servizio di raccolta rifiuti, che aveva gestito negli ultimi cinque anni, è di carattere economico in quanto per l’appalto (base d’asta iniziale 14,5 milioni di euro) valeva il principio del massimo ribasso, e quello proposto dall’Asp (circa 12%) è stato inferiore alla ditta che si è aggiudicata la gara (l’Agesp di Trapani con il 18% circa). L’Asp ha però presentato ricorso al Tar per motivi tecnici che verrà discusso il 2 marzo.
I massimi dirigenti dell’azienda astigiana hanno voluto chiarire l’azienda ha operato secondo i suoi principi e l’offerta fatta era la migliore possibile per poter garantire sia la qualità del servizio sia la sicurezza dei lavoratori.
E proprio per i lavoratori la perdita dell’appalto avrà delle conseguenze, infatti, se non ci saranno sviluppi dal ricorso al Tar, in 43 tra dipendenti di Asp e di ditte in subappalto dovranno passare alla nuova azienda aggiudicataria e nei prossimi giorni riceveranno delle lettere di informativa di prelicenziamento. Non ci sono rischi che qualcuno dei dipendenti perde il lavoro in quanto le gare d’appalto prevedono la clausola sociale e la riassunzione senza soluzione di continuità.