Blocco del traffico ad Asti, ecco come muoversi in città giovedì e venerdì

Qualità dell’aria oltre i limiti, tredici sforamenti nel mese di gennaio e condizioni atmosferiche inconsuete hanno imposto una replica dei provvedimenti di inizio gennaio.

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Con una nuova ordinanza, giovedì 4 e venerdì 5 febbraio dalle ore 10 alle ore 16, il Sindaco dispone il divieto di circolazione:
a) su tutto il territorio comunale “per gli automezzi a benzina classificati Euro 0 ed Euro 1 e per gli automezzi diesel classificati Euro 0, 1, 2, 3, fatta eccezione per la viabilità provinciale ed autostradale e per i veicoli compresi tra le eccezioni dettagliatamente previste nell’allegato 1”;
b) e per tutti i veicoli, la chiusura dell’accesso all’area cittadina così delimitata:
a. corso Dante, a partire da piazza Vittorio Veneto direzione piazza Alfieri, entrambe le corsie;
b. via Pietro Micca tutta a partire dalla rotatoria con via Bocca, corso Volta, strada Fortino;
c. corso Alfieri, direzione centro, a valle dell’accesso all’area parcheggio di piazzale De Andrè, entrambe le corsie;
d. piazza Alfieri tutta.
Sarà consentito l’accesso ai parcheggi di piazza Alfieri e di piazzale De Andrè e di tutta l’area relativa all’ex Caserma Colli di Felizzano.

Sarà naturalmente consentita la circolazione ai veicoli compresi tra le eccezioni previste e l’accesso e l’uscita nelle aree cittadine coinvolte dal provvedimento.
Consentito l’accesso a via Anita Garibaldi negli orari di entrata ed uscita della Scuola Dante, i veicoli in uscita da via Anita Garibaldi avranno l’obbligo di svolta a sinistra verso piazza Vittorio Veneto.

Eventuali violazioni saranno sanzionate a norma di legge.

L’Ordinanza prevede che “al fine di attenuare i disagi del provvedimento ed estendere possibilmente l’astensione dall’utilizzo dei veicoli privati, è opportuno, d’intesa con Asp, consentire ai cittadini l’utilizzo gratuito dei mezzi pubblici su tutto il territorio comunale da giovedì 4 a venerdì 5 febbraio 2016”.

Inoltre, affinchè “possa costituire un provvisorio rimedio per il contrasto o comunque il rallentamento dell’inquinamento atmosferico” dispone “la riduzione delle emissioni in atmosfera provenienti dagli impianti di riscaldamento nei giorni sopraindicati. Quindi di limitare nelle 14 ore/giorno la temperatura misurata, ai sensi del D.P.R. 74/2013:
– a massimi di 19°C (+2° di tolleranza, quindi fino ad una temperatura massima di 21°C) negli edifici classificati in base al D.P.R. 412/1993 e ss.mm.ii. con le sigle:
E.1 – residenza e assimilabili

E.2 – uffici e assimilabili

E.4 – attività ricreative o di culto e assimilabili

E.5 – attività commerciali e assimilabili

E.6 – attività sportive

E.7 – attività scolastiche a partire dal livello medio – inferiore

– a massimi 17°C (+2° di tolleranza, quindi fino ad una temperatura massima di 19°C) negli edifici classificati in base al D.P.R. 412/1993 e ss.mm.ii., con la sigla E.8 – attività industriali ed artigianali e assimilabili;

E’ fatto divieto “di mantenere acceso il motore:
degli autobus in genere nello stazionamento, ed anche ai capolinea, indipendentemente dal protrarsi del tempo dello stazionamento e dalla presenza a bordo del conducente o di passeggeri. La partenza del veicolo deve essere immediatamente successiva all’accensione del motore;
degli autoveicoli in sosta e per i veicoli merci anche durante le fasi di carico/scarico, in particolare nelle zone abitate;
degli autoveicoli per arresto della circolazione di durata maggiore di un minuto in corrispondenza di particolari impianti semaforici e di passaggi a livello; di climatizzare i seguenti spazi dell’abitazione o ambienti ad essa complementari : cantine, ripostigli, scale primarie e secondarie che collegano spazi di abitazione con cantine, box, garage; box, garage, depositi”.

I provvedimenti si sono resi necessari dalla verifica dei dati delle centraline, riconducibili al Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria, collocate dall’Arpa in area urbana, sia in postazione “da traffico” che “residenziale”, che hanno evidenziato 13 superamenti, dall’inizio dell’anno, del limite massimo giornaliero di 50µg/m³. La legge prevede sforamenti per non oltre 35 volte in un anno.

“La situazione meteorologica non concede sconti” – ha spiegato il Sindaco – “ Confido nella collaborazione dei cittadini a osservare i provvedimenti, assunti esclusivamente per la salute di tutti”.

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