In Sala Pastrone i 70 anni di Confartigianato:”Situazione drammatica, manca cambio generazionale”

Si sono svolti questa mattina in Sala Pastrone ad Asti i festeggiamenti per i settant'anni di Confartigianato Asti. A presiedere i lavori, oltre al presidente Biagio Riccio e al direttore Giansecondo Bossi era presente anche il direttore nazionale di Confartigianato Giorgio Merletti.

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Nel corso dei lavori, sono stati resi noti gli ultimi dati riguardanti la situazione congiunturale delle imprese artigiane, che paiono meno ottimistiche delle precedenti rispetto alla percezione della crisi. “E’ vero – ammette Biagio Riccio – che nel mese di novembre il gettito dell’Iva è cresciuto rispetto all’anno precedente, sintomo di una ripresa dei consumi, ma già nel mese seguente il dato è tornato ad essere negativo. Non abbiamo bisogno di misure una tantum, ma di vere e proprie manovre strutturali volte a far ripartire l’Italia”.

Riccio si è soffermato nel suo intervento anche sulla lunga storia dell’Associazione: “Ci sono stati tanti uomini che hanno fatto grande la nostra associazione – ha affermato – grazie alla loro esperienza. Ci fa male vedere ora come chi lavora onestamente viene spesso considerato come un cittadino di serie B, sottoposto a regimi inquisitori come quello di Equitalia che in tanti casi hanno strappato via la dignità professionale a molti iscritti se non la stessa vita”.

“Ora più che mai – conclude – serve la figura dell’Associazione, che è un puntino luminoso in questi tempi difficili. Una associazione che deve stare vicino ai propri iscritti e all’artigianato, e rigettare invece la tentazione di avvicinarsi a circoli industriali e più salottieri”.

Alessandro Franco

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