5 Stelle all’assalto del sindaco: il 2015 è stato l’anno delle incompatibilità

E' una critica a 360 gradi quella che il Movimento 5 Stelle muove all'Amministrazione Brignolo dopo gli annunci di inizio anno. “C'è una sorta di “annuncite” attorno alle questioni della Giunta, “annuncite” che però non corrisponde a come effettivamente vengono fatte le cose”.

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E, in una conferenza stampa fiume, gli argomenti toccati dal M5s sono veramente tanti, illustrati con dovizia di particolari. Vi facciamo qui un resoconto delle situazioni principali toccate dal movimento, ricordandovi che sulla pagina astigiana del gruppo potete trovare tutti gli approfondimenti necessari. Sulla questione dell’illuminazione a led, il M5S annuncia come i soldi per il piano di sostituzione dell’illuminazione cittadina siano stati spesi male, con modalità di gestione poco chiare per conto di Asp. “Dopo aver voluto svendere il calore ai privati con AEC – afferma Massimo Cerruti – ora Brignolo ci riprova con questa operazione.

I conti non tornano: come si può giustificare l’esiguo risparmio in capo al Comune (12%) rispetto a quanto preventivato dal proponente in interventi simili, arriverebbe circa al 70%? C’è poi un’altra gatta da pelare per il sindaco. La Regione, infatti, ha recentemente dichiarato inconferibile l’incarico assegnato a Mariangela Cotto come commissario straordinario della Casa di Riposo Città di Asti a causa del decreto legislativo 39/2013, ovvero quella norma varata dal governo Monti che impedisce a un ex consigliere comunale di ottenere incarichi pubblici prima di un anno dalla sua decadenza. “E’ un’altra figuraccia dell’Amministrazione – afferma Alberto Pasta – dopo le incompatibilità dello scorso anno.

“Ora, secondo i 5 stelle, il sindaco deve fare un altro nome, mentre la consigliera si è già dimessa dal proprio incarico”.“Questione sicurezza: c’è una sorta di annuncite sulle telecamere -afferma Davide Giargia – ma quante effettivamente funzionano in maniera corretta? Non esiste il tanto annunciato software intelligente da applicare alle telecamere: è lo stesso comandante della polizia Municipale a dire che la tecnologia può essere gestita solo sulle installazioni fisse e non quelle ondeggianti – continua il consigliere – e a tutt’oggi non possiamo dire che questo sistema video abbia una funzione preventiva, al di là del problema di controllare le immagini nella sala operativa, che è poco più di un monitor di computer”.

Attacco a testa bassa anche nei confronti del neo presidente Asp, Giovanna Beccuti. Continua Giargia: “Ci risiamo con le nomine partitocratiche con la solita suddivisione delle cariche.

Marcella Serpa, invece parla del fallimento del piano commerciale per la città: “L’amministrazione non ha una politica di lungo respiro sulla città – afferma – il piano commerciale ha consentito il potenziamento della distribuzione mono marca in corso Alessandria, ha previsto un studio su Agrivillage e non ha visto nulla per il centro storico. Purtroppo, più che al bene della città, si pensa agli oneri di urbanizzazione di corso Alessandria. L’Agrivillage, per come viene strutturato, arriverebbe a consumare suolo per capannoni che rimarrebbero vuoti.

Ultima nota sul teleriscaldamento: “Ormai esiste una guerra mediatica sulla questione – afferma PierPaolo De Fina – ma non c’è un confronto sui dati della conferenza dei servizi. Siamo in attesa di attendere le risposte ai quesiti sollevati, ma nel frattempo AEC non ha ancora trovato un socio operativo”.

Alessandro Franco

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