Sabato l’Open School all’Istituto Professionale Penna, una scuola alberghiera tra le colline di San Damiano d’Asti

Nonostante la sua giovane età la scuola ha conosciuto una crescita cospicua: infatti, da un numero iniziale di 30 studenti ne annovera oggi 240. Essa si articola in due indirizzi di studio gravitanti attorno a due laboratori tecnico-pratici: quello di Cucina e quello di Sala e Vendita, ai quali nei prossimi anni scolastici potrebbe aggiungersi anche quello di Accoglienza Turistica. Il percorso di studi quinquennale prevede un biennio comune, alla fine del quale gli studenti scelgono se completare il triennio nell’indirizzo di Sala o in quello di Cucina.

Al termine del terzo anno, inoltre, previo esame, si consegue una Qualifica regionale di Operatore della ristorazione (Preparazione pasti o Servizi di sala e bar), mentre alla fine dell’intero quinquennio, il Diploma di Tecnico dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera. Tra le figure professionali in uscita quelle di chef, pasticcere, cameriere, food & beverage manager addetto alla ricettività in strutture alberghiere, navi da crociera, villaggi turistici, e altre ancora.

L’Istituto prevede anche una serie di iniziative per gli alunni diversamente abili, in particolare il progetto ‘Il corpo e la mente’, comprensivo di attività di piscina e ippoterapia e progetti specifici di laboratorio relativi alle materie caratterizzanti il percorso di studi.

Sono previste, in occasione dell’orientamento in entrata, tre giornate di OpenSchool, dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18: sabato 12 dicembre 2015, sabato 16 gennaio 2016 e sabato 13 febbraio 2016, nelle quali gli studenti delle classi terze della scuola media, che a breve sceglieranno la scuola superiore da frequentare, accompagnati dalle rispettive famiglie, potranno visitare l’Istituto per meglio orientarsi nella suddetta scelta e per conoscere da vicino questa realtà scolastica, la quale offre delle concrete opportunità di lavoro, fondamentali come non mai in un momento economicamente critico come quello attuale.

Laura Minerva
docente dell’Istituto